
Nel corso del prossimo question time Luana Zanella, capogruppo dell’Alleanza Verdi-Sinistra alla Camera, chiederà al ministro Lollobrigida di rinunciare al progetto di riforma della legge sulla caccia.
Le anticipazioni del Fatto Quotidiano segnalano uno stravolgimento che produrrebbe «un evidente conflitto» con le norme costituzionali e comunitarie: pertanto nel corso del question time di domani, mercoledì 11 (appuntamento alla Camera, ore 15), Luana Zanella, capogruppo dell’Alleanza Verdi-Sinistra, chiederà al ministro Lollobrigida di rinunciare al progetto di riforma della legge sulla caccia, e al contrario di aprire «un confronto con le associazioni animaliste e ambientaliste», delle quali segnala «la sorpresa e lo segno» per la decisione di «consegnare totalmente [ai cacciatori] la fauna selvatica e le aree naturali».
Zanella contesta «l’estensione massiccia di periodi, aree, gare (sic) e orari di caccia», l’ampliamento «delle specie da utilizzare come […] richiami vivi, la riapertura dei roccoli, la caccia nelle aree demaniali protette, la cancellazione del limite alla costruzione di nuovi appostamenti fissi», la volontà di ridurre il peso del parere dell’Ispra sui calendari venatori, «la licenza di caccia ai cittadini di Paesi esteri senza alcuna formazione preventiva sulle regole italiane».
Se questi sono i principi cui il governo s’ispira, per Zanella si genera «uno scenario da incubo per la fauna, l’ecosistema e la sicurezza delle persone, considerando che si potrebbe cacciare anche in aree demaniali frequentate per finalità ricreative o escursionistiche».
A questo punto diventa cruciale seguire il question time di domani; ci s’attende che Lollobrigida, che ha già smentito le anticipazioni, sveli qualche dettaglio della riforma, e possibilmente definisca la tempistica: nessuno dei tre consigli dei ministri che hanno seguito l’annuncio ha affrontato l’argomento.
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