Il Partito democratico in difesa della legge 157/92

Il Partito democratico in difesa della legge 157/92
© Gloria Imbrogno / shutterstock

Marco Simiani e Antonella Forattini, capigruppo nelle commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera, fanno sapere che il Partito democratico intende opporsi «a qualsiasi tentativo di destrutturare» la legge 157/92.

In attesa di conoscere da Elly Schlein qual è la posizione ufficiale della segreteria sulla riforma della legge sulla caccia, Marco Simiani e Antonella Forattini (sono i capigruppo nelle commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera) fanno sapere che in parlamento il Partito democratico intende «opporsi a qualsiasi tentativo di destrutturare» la 157/92, in vigore da oltre trent’anni; bisogna infatti «tutelare e rafforzare un quadro normativo che ha garantito equilibrio tra conservazione della biodiversità, protezione della fauna selvatica e regolamentazione responsabile» della caccia.

Per Simiani e Forattini la 157/92 è «una conquista fondamentale della legislazione ambientale italiana», e ha ottenuto «risultati evidenti» resi possibili «dalla protezione di [molte] specie, dal divieto di uccellagione, di cattura indiscriminata e di caccia [in prossimità] dei valichi montani, dall’obbligo di redigere piani faunistico-venatori regionali»; inoltre hanno ben funzionato «l’integrazione lungimirante delle aree protette» e «le norme per il contenimento della fauna in caso di danni e pericoli».

La proposta della maggioranza, che intende «stravolgere» l’impianto della 157/92, «si configura come un grave passo indietro», che porterebbe «a una pericolosa deregolamentazione della caccia, a un indebolimento degli standard di tutela, alla normalizzazione del bracconaggio».

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