Chiusura anticipata della caccia in Veneto, associazioni venatorie scrivono a Regione

Chiusura anticipata della caccia in Veneto: germano reale in acqua
© Teemu Tretjakov / shutterstock

Le associazioni della cabina di regia allargata del Veneto chiedono alla giunta regionale d’approvare un provvedimento che eviti la chiusura anticipata della caccia a turdidi e uccelli acquatici.

C’è ancora tempo per salvare l’ultima parte della stagione, superare la sentenza del Tar ed evitare la chiusura anticipata della caccia a turdidi e uccelli acquatici: ne sono convinte le associazioni venatorie della cabina di regia allargata (Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Arcicaccia, Anuu migratoristi, Eps, Cpa e Cacciatori italiani) i cui vertici, interpretando «il malcontento diffuso e giustificato dei cacciatori», hanno scritto alla Regione Veneto per chiederle d’approvare un provvedimento che ripristini il calendario venatorio originario.

Le associazioni venatorie ritengono la pronuncia del Tar «poco argomentata» e appesantita «da pregiudizi contro la caccia»; pertanto per motivare il nuovo provvedimento la giunta può servirsi delle memorie presentate nel corso del giudizio, alle quali eventualmente affiancare ciò che possono produrre «le competenze tecniche dei [nostri] centri studi e ricerche»; i cacciatori veneti si dicono infatti convinti che «un lavoro comune e coordinato possa produrre un risultato positivo e convincente».

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