Il Consiglio di Stato modifica il calendario venatorio dell’Emilia Romagna

Il Consiglio di Stato modifica il calendario venatorio dell’Emilia Romagna: beccaccia in ambiente naturale
© mutan / shutterstock

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso delle associazioni animaliste sul calendario venatorio dell’Emilia Romagna.

Dopo averlo salvato una prima volta, il Tar dovrà di nuovo pronunciarsi sul calendario venatorio dell’Emilia Romagna; l’ha chiamato in causa il Consiglio di Stato che accogliendo il ricorso di Lac, Lav, Wwf e Lipu (ordinanza 5027/2022) ha sospeso sia le due giornate aggiuntive settimanali per la caccia alla migratoria sia il prolungamento della stagione fino al 31 gennaio e gli ha chiesto di esprimersi di nuovo sul merito.

Per il Consiglio di Stato le indicazioni dell’Ispra sulla data di chiusura della caccia si rivelano «maggiormente aderenti al [principio] di precauzione» rispetto alle decisioni della giunta; sulle giornate aggiuntive invece l’Ispra non ha potuto esprimersi adeguatamente perché nel corso dell’istruttoria ha ricevuto «dati insufficienti». È dunque necessario un nuovo giudizio di merito; la sentenza dovrà arrivare in data utile, prima delle scadenze.

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