Geco-3-12x56i: la recensione

Geco_3-12x56i

Buona la prima. La famiglia base delle ottiche tedesche offre un assortimento di caratteristiche che non fanno rimpiangere strumenti di fascia superiore. Il Geco-3-12x56i rappresenta l’all-rounder per eccellenza.

Quella delle ottiche Geco è una storia antica che per decenni non ha avuto protagonisti. L’azienda infatti si sviluppa a partire dal 1887 con l’obiettivo di produrre munizionamento sportivo e militare grazie a Herr Genschow che fonda la Gustav Genschow & Co – da cui l’acronimo. Nei suoi quasi 135 anni di attività, il munizionamento resta al centro del business ma, nel tempo, si svilupperanno alcune attività satellite quale, negli anni Trenta, quella della produzione di ottiche da osservazione e puntamento.

Il settore verrà successivamente abbandonato e ripreso solo nel 2017, quando a Iwa viene presentata una nuova offerta di strumenti in linea con l’approccio del marchio che, nel segmento delle cartucce e nel contesto del mondo Ruag di cui è parte, presenta prodotti dal rapporto qualità-prezzo particolarmente interessante. L’offerta viene immediatamente declinata in una linea standard, nella più prestante Gold e nella Black, dedicata al tiro sportivo e d’impostazione tattica.

Estensione di gamma

Già nel 2018, a comporre una gamma che si espande velocemente grazie al supporto tecnologico offerto da German Precision Optics (Gpo), marchio cui Ruag affida lo sviluppo del prodotto, viene introdotta una nuova ottica che, secondo la terminologia americana, rientra tra i cosiddetti all-rounder. Le ottiche multiuso. Fornita di un fattore zoom 4x, spazia tra i 3 e i 12 ingrandimenti con una campana da 56 mm che permette di ipotizzarne l’impiego nelle cacce crepuscolari. Il medesimo allestimento, appartenente alla gamma di accesso, viene offerto nelle varianti con reticolo standard e illuminato. L’ottica è la stessa, cambia solo il prezzo; e non di poco, considerato che tra le due corrono 300 euro.

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Il cannocchiale Geco-3-12x56i in esame, fornito di reticolo illuminato, si basa su uno chassis in alluminio, ben rifinito grazie a un semplice trattamento per ossidazione anodica, con tubo centrale da 30 millimetri. La campana dell’obiettivo e l’oculare sono gradevolmente raccordati, la ghiera per la variazione dell’ingrandimento correttamente posizionata e fluida nella rotazione. L’ulteriore ghiera pensata per la correzione diottrica è ugualmente funzionale e impreziosita da una copertura in gomma che si fa sempre apprezzare.

A livello ottico, le lenti a bassa dispersione sono fornite di trattamento multistrato GecoBright, sviluppato e brevettato dalla stessa Ruag che detiene la proprietà del marchio; altra tecnologia proprietaria è quella definita GecoDot, associata anche a questo prodotto, che fornisce la minima copertura del bersaglio da parte del reticolo.

Tradizione germanica

Già, il reticolo. Quello adottato dal Geco-3-12x56i è il classico German 4, perfetto per tutti gli impieghi venatori. Il punto centrale può essere appunto illuminato e, in questo caso, l’intensità è regolabile mediante la torretta di sinistra, la cui rotazione permette di selezionarne la luminosità ideale senza soluzione di continuità. All’interno della torretta sono contenuti i circuiti elettronici e la batteria, un comune accumulatore a bottone tipo CR 2032; dopo tre ore di inutilizzo si spenge automaticamente mentre quando l’autonomia raggiunge il 15% una serie di lampeggi all’accensione indicano che è giunto il momento di provvedere alla sua sostituzione.

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La meccanica – basata sul funzionamento delle classiche torrette, azzerabili – prevede scatti da un terzo di Moa corrispondenti a 1 centimetro a 100 metri. La regolazione si estende per 145 click su entrambi gli assi. Da notare che l’unica variazione tra le due versioni, fatto salvo il prezzo, è ascrivibile al peso, che in quella con reticolo illuminato è di 22 grammi superiore.

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Il livello base della proposta Geco è estremamente competitivo; specialmente considerando che la versione con reticolo standard costa di listino solo 630 euro. Il differenziale di 300 euro per la versione illuminata va a sostenere l’elettronica e le complessità a essa collegate. La qualità ottica di questo variabile è decisamente soddisfacente e lo chassis, per quanto apparentemente spartano, garantisce la tenuta del gas inerte contenuto al suo interno.

Chi necessiti di un’ottica robusta e minimalista troverà in questo prodotto un’ottima alternativa a strumenti di provenienza incerta. Si fa sentire la mancanza della regolazione della parallasse, che personalmente privilegerei rispetto al punto illuminato. Siamo comunque sul piano delle opinioni personali e la mia, nonostante questa osservazione, è più che positiva.

La scheda tecnica del Geco-3-12x56i 

Produttore: Geco
Modello: 3-12x56i
Ingrandimento: 3-12x
Diametro obiettivo: 56 mm
Diametro pupilla d’uscita: 19-4,7 mm
Estrazione pupillare: 90 mm
Reticolo: German 4
Posizionamento reticolo: secondo piano focale
Regolazione: un terzo di Moa
Campo visivo (a 100 metri): 12,5-3 m
Peso: 696 g
Lunghezza: 340 mm
Diametro tubo centrale: 30 mm
Prezzo: 930 euro
Sito produttore
Distributore: Ruag Italia

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