Calendario venatorio della Puglia, cacciatori protestano

calendario venatorio della puglia: primo piano su mano di cacciatore che impugna fucile
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La cabina di regia regionale scriverà a Michele Emiliano per contestare l’approccio della Regione sul calendario venatorio della Puglia 2020/2021.

Se davvero il calendario venatorio della Puglia sarà restrittivo come si prospetta, le associazioni daranno battaglia. La cabina di regia regionale, fa sapere Federcaccia, sta già preparando un documento unitario da inviare a Michele Emiliano che corre per la rielezione. La situazione è precipitata nelle scorse ore, durante la riunione del comitato tecnico regionale. I cacciatori hanno infatti appreso che la Regione intende accogliere “tutte le restrizioni imposte da Ispra” e non terrà conto “di alcune modifiche migliorative suggerite dalle associazioni venatorie”.

La 2019/2020 è stata una stagione complessa per la caccia in Puglia tra sospensioni, ordinanze del Consiglio di Stato e ricorsi al Tar. I cacciatori auspicano di vivere un autunno diverso, ma evidentemente non ritengono che la via giusta passi da un intervento pesante sul calendario.

E alla fine la politica dovrà tenerlo presente: le elezioni si avvicinano e per la maggioranza di governo, che in Puglia si presenta divisa, ogni voto preso o perso rischia di essere decisivo. Tanto più nella regione del presidente del consiglio.

La stagione di caccia 2020/2021 prende forma: oltre alla Valle d’Aosta, hanno già approvato il calendario venatorio Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Campania, Basilicata, Umbria e Valle d’Aosta.