Addestramento cani in Veneto, le associazioni venatorie scrivono alla Regione

Addestramento cani in Veneto: cane da caccia in primo piano
© Nastya Fokus / shutterstock

Zone addestramento cani in Veneto: Federcaccia, Arcicaccia, Anuu Migratoristi, Libera Caccia, Eps, Italcaccia ed Enalcaccia chiedono alla giunta una parola chiara su che cosa sia possibile fare in zona rossa e arancione.

È bene chiarire se anche in zona rossa o arancione sia possibile spostarsi per raggiungere le aree addestramento cani in Veneto (in realtà in tutta l’Italia; ma si è visto bene negli ultimi tragici dodici mesi, ormai ogni Regione fa Stato a sé). Pertanto Federcaccia, Arcicaccia, Anuu Migratoristi, Libera Caccia, Eps, Italcaccia ed Enalcaccia hanno scritto alla giunta per chiedere un’interpretazione ufficiale dei provvedimenti che limitano la circolazione.

La questione, si legge, ha a che fare innanzitutto con “ragioni di benessere animale”. I cani “impiegati in attività sportive o legate all’attività venatoria hanno infatti particolari esigenze [che possono] essere soddisfatte solo in strutture appositamente create”. Inoltre tenere chiuse le zone di addestramento cani farebbe riversare sul territorio (“in forma scoordinata”) chi non può utilizzarle: inevitabilmente aumenterebbero “occasioni e momenti di assembramento”. Nella primavera 2020 la Regione aveva tenuto aperte le zac, nel rispetto di protocolli specifici.

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