Caccia Magazine aprile 2021 in edicola dal 20 marzo

caccia magazine aprile 2021 in edicola dal 20 marzo
© Félix d'Aligny (Instagram: @hunting_spirit)

È in edicola Caccia Magazine aprile 2021, ricco di prove di armi e munizioni e di approfondimenti sulla caccia e la selvaggina.

Copertina Caccia Magazine aprile 2021Discutere del futuro della caccia vuol dire innanzitutto discutere del rapporto tra caccia sociale e caccia privata: nell’articolo che apre Caccia Magazine aprile 2021, in edicola dal 20 marzo, Samuele Tofani porta alla luce la falsa contrapposizione e spiega quale curvatura dovrà (dovrebbe) assumere ogni prossimo tentativo di riforma.

È una rivista ricchissima già dalle prime pagine: Matteo Brogi ha infatti provato in anteprima esclusiva la nuova carabina bolt action Benelli Lupo che dal predatore cui si ispira mutua la raffinatezza e la capacità di dominare il contesto venatorio.

Non è l’unico test: Matteo Brogi ha provato anche l’ottica Minox 2-10×50, gamma d’accesso al mondo Minox, e il visore notturno Konus Konuspy-11. Il fucile semiautomatico Browning Maxus II Camo Max-5 è invece passato dalle mani di Simone Bertini che insieme a Paolo Guerrucci e Alessandro Iacolina presenta una ricetta di ricarica calibro 20 in piombo grafitato bianco e la recensione delle Fiocchi Excellence Hare calibro 12, cartucce altamente specializzate per la lepre. È il gancio perfetto per l’articolo di Emanuele Nava, che si concentra sul ruolo della coerenza in ambito segugistico.

La cucina e la cultura

L’articolo di Massimo Marracci sulla migratoria ci porta direttamente in cucina: sono i colombacci, da lui cacciati con le aste, l’ingrediente principale del ragù con cui Lucia Antonelli mette in tavola gli gnocchi di patate. Le si affiancano Stefano Marinucci con la ricetta dei tortelli ripieni di fagiano con magia del bosco, Ivano Confortini che spiega come trattare le carni di piccola selvaggina e la Fondazione Una che da anni lavora per incentivarne il consumo.

La cultura si prende buona parte del piatto. Nelle sue Voci controvento Matteo Brogi intervista don Markus Moling sull’etica della caccia e la morale cristiana. La domanda centrale è decisiva: si può amare la fauna selvatica e vivere la caccia secondo un approccio spirituale religioso? Di cultura laica scrivono Demian Planitzer, sospeso tra Bismarck e l’uccellagione, Sandra Salvato e Tommaso Simoni che presentano Selvaggi di Georges Monbiot e Tecnica e scienza della gestione venatoria in Italia di Franco Perco. Proprio Perco duella da lontano con Roberto Mazzoni della Stella contestando il ruolo delle zone di ripopolamento e cattura di cui qualche pagina più avanti si ricostruisce la storia.

Gestione faunistico-venatoria e cinofilia su Caccia Magazine aprile 2021

Non ci siamo scordati della gestione faunistico venatoria. Luca Ciuffardi analizza la forza lavoro che il mondo rurale e venatorio può contrapporre al cambiamento vegetazionale e al profondo mutamento della comunità faunistica; Stefano Mattioli sottolinea le conseguenze negative del rumore causato dall’uomo, ormai pervasivo in ogni ambiente; Ettore Zanon si concentra infine sul ruolo di malattie e agenti patogeni nelle dinamiche di popolazione degli ungulati. Di cinofilia scrivono Rossella Di Palma e Antonio Zuffi che chiariscono come viaggiare sereni e quando sganciare i cani nel recupero degli ungulati feriti.

Poi si va di rubriche, tra l’Almanacco del cacciatore a palla di Enrico Garelli Pachner (meglio a caccia da soli o accompagnati?) alla Squadra del mese di Natale Francioso che ha incontrato la Zanna Bianca di Viterbo fino alla Caccia con il medico di Pina Apicella. E, fatti i conti con gli ultimi dati sul bracconaggio in Africa, arrivano i racconti: su Caccia Magazine aprile 2021 si può leggere della caccia al cervo al bramito in Bulgaria (Robert Atanasov), a un palancone con l’arco (Emilio Petricci), al kudu minore in Tanzania (Matteo Fabris)

Il 20 marzo, giorno in cui Caccia Magazine aprile 2021 ha raggiunto le edicole, Danilo Liboi avrebbe compiuto sessant’anni. Abbiamo pensato che il modo più giusto per augurargli buona fortuna, ovunque sia adesso, sia condividere nuovamente uno dei suoi scritti accompagnandolo con le foto e i ricordi dei suoi amici. Forse è la prima cosa da leggere del nuovo numero; o forse l’ultima, per tenerne in bocca il sapore fino alla prossima uscita.

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