Swg: sette italiani su dieci contrari a riforma Lollobrigida

Swg: sette italiani su dieci contrari a riforma Lollobrigida - sondaggio negativo
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Secondo il sondaggio condotto dalla Swg per conto della Lipu gli italiani sono in grande maggioranza contrari alla riforma della legge sulla caccia annunciata dal ministro Lollobrigida.

La decisione di modificare la legge sulla caccia rischia di non incontrare il favore del Paese: per il sondaggio Swg commissionato dalla Lipu, infatti, quasi sette italiani su dieci sono contrari alla riforma annunciata da Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura del governo Meloni.

Il 69% s’è detto convinto che c’è una sola riforma possibile in materia, quella che aumenti le tutele per la natura; da quest’affermazione dissente soltanto lo 0,9%. In parallelo, soltanto l’1,4% del campione (1.200 soggetti intervistati, metodologia Cawi- Computer assisted web interviewing; posto il 21 maggio, il quesito è aggiuntivo rispetto agli altri che compongono il documento «Rapporto degli italiani con la biodiversità e l’avifauna», presentato nel corso dell’assemblea dei soci Lipu) ritiene che la legge attuale preveda troppe limitazioni per i cacciatori, e «ne giustifica una riforma in senso filovenatorio».

«I dati del sondaggio fanno capire l’umore degli italiani su questa materia» commenta Alessandro Polinori, presidente della Lipu, secondo il quale «la caccia è una pratica ormai scomparsa dalla cultura diffusa delle persone, che con il tempo hanno maturato una conoscenza e un rispetto della natura molto forti».

La Lipu è intenzionata a scrivere a Giorgia Meloni e ai ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin, «affinché possano farsi un’idea più chiara di cosa il Paese pensi già oggi, e trarne le conseguenze». Nel frattempo il coordinamento delle associazioni animaliste e ambientaliste continuerà a lavorare «per impedire che questa pessima iniziativa diventi realtà».

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