Niente riforma della legge sulla caccia nel consiglio dei ministri di ieri

Niente riforma della legge sulla caccia nel consiglio dei ministri di ieri
© Cineberg / shutterstock

Presieduto da Carlo Nordio, il consiglio dei ministri di ieri non ha discusso la bozza di riforma della legge sulla caccia.

Non è utile neppure il secondo: come quello di otto giorni fa, il primo dopo Caccia Village e l’annuncio di Lollobrigida, neppure il consiglio dei ministri di ieri ha discusso la bozza sulla base della quale il parlamento lavorerà alla riforma della legge sulla caccia. Peraltro è stata una riunione brevissima: appena nove minuti, tra le 17.51 e le 18.

Mancavano i vertici dei tre principali partiti di maggioranza: la presidenza affidata a Carlo Nordio, il ministro della Giustizia, è indice chiaro dell’assenza sia di Giorgia Meloni sia dei suoi due vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini.

Nel comunicato stampa che riepiloga i provvedimenti esaminati la caccia non compare: la scena se l’è presa l’analisi preliminare del decreto legislativo che, su proposta di Giancarlo Giorgetti, introduce il Testo unico sull’imposta di registro e su altri tributi indiretti. È seguita l’informativa di Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali, sulle controversie con le Province autonome di Trento e di Bolzano. Ai cacciatori tocca aspettare (almeno) la prossima riunione.

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