Paolo Sparvoli, presidente nazionale della Libera Caccia, contesta le amministrazioni che fissano al 1° ottobre l’apertura della caccia in deroga al piccione e alla tortora dal collare.
La considera «l’ennesima presa in giro»: Paolo Sparvoli, presidente nazionale della Libera Caccia, contesta le amministrazioni che, autorizzando la caccia in deroga alla tortora dal collare e al piccione, non dispongono la preapertura e per di più fissano l’avvio del prelievo non alla terza domenica di settembre, la data dell’apertura generale, ma al 1° ottobre.
Sparvoli si chiede «che senso ha» una decisione di questo tipo e «qual è la logica» che le soggiace, considerato che «le popolazioni abnormi di piccioni e di tortore dal collare rappresentano uno dei tanti problemi che assillano l’agricoltura e la salute pubblica», e che il prelievo «è indispensabile».
Per Sparvoli si tratta dell’ennesimo prodotto di un clima ostile alla caccia, «un’attività umana che non si può e non si deve criminalizzare, per il bene dell’ambiente, della biodiversità e della società intera».
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