Sparvoli (Libera Caccia) attacca Il Fatto Quotidiano sulla riforma della legge sulla caccia

Sparvoli (Libera Caccia) attacca Il Fatto Quotidiano sulla riforma della legge sulla caccia
© Sergio Delle Vedove / shutterstock

Paolo Sparvoli, il presidente nazionale della Libera Caccia, contesta il modo in cui Il Fatto Quotidiano ha presentato la riforma della legge sulla caccia all’esame del governo Meloni.

Non si può scatenare l’allarmismo facendo circolare «una bozza preliminare, da discutere ed emendare», senza accompagnarla con un «doveroso senso critico»: è questo l’assunto, espresso anche con parole più dure che si possono leggere nel comunicato integrale, sul quale Paolo Sparvoli, presidente nazionale della Libera Caccia, si basa per criticare le mosse del Fatto Quotidiano sulla riforma della legge sulla caccia.

Oltre alla strategia complessiva, Sparvoli contesta anche tre affermazioni riportate dal Fatto: che la riforma abbia l’obiettivo di stravolgere la 157/92 («la bozza non contiene nessuno stravolgimento, a meno che non si consideri tale il nuovo titolo che aggiungerebbe solo la parola “gestione”, tanto odiata dai fanatici dell’animalismo»); che il governo abbia intenzione d’introdurre «una legge sparatutto» («uno slogan propagandistico fasullo e disgustoso, perché nessuno Stato [dell’Unione europea] in nessun caso può ampliare a proprio piacimento le specie cacciabili»); che s’intenda liberalizzare la caccia di notte («esiste già una normativa che rende possibile operare interventi mirati di contenimento; ma non è caccia, al limite uno dei tanti servizi sociali resi dai cacciatori»).

Dunque Sparvoli rinnova il proprio appoggio al ministro Lollobrigida, e lo esorta a intraprendere la riforma di una legge «vistosamente superata» e che, «considerata la proliferazione incontrastata di troppe specie di fauna selvatica, dovrà necessariamente contenere il concetto di gestione».

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