Ricarica calibro 12: colombacci d’autunno

Trovare la cartuccia per la caccia che sia equilibrata in ogni condizione ambientale è affare tutt’altro che semplice. Ogni giornata autunnale regala una situazione climatica stagionale mai costante, si alternano temperature di fine estate a mattinate talvolta rigide, preludio dell’inverno alle porte. La ricarica con l’elastica polvere Tecna n, opportunamente approntata, regalerà un assetto da 38 grammi di piombo, importante ma allo stesso tempo gestibile alla spalla, per una cartuccia impegnativa ma valida anche nei medi periodi

ricarica

La polvere Tecna n è una balistite attenuata composta di nitrocellulosa all’incirca al 53%, legata a un alto tasso di nitroglicerina che oscilla intorno il 41% insieme alla restante frazione interessata da stabilizzanti e flemmatizzanti. Fisicamente si presenta come una polvere lamellare e quadrangolare dal caratteristico colore grigio ferro, simile, se non identico, a quello delle note Sipe e S4n. La sua lamella misura 1,2 mm per lato e 0,12 mm di spessore per una densità gravimetrica pari a 590 g/l. È disponibile in lattine da 500 grammi, importata e distribuita dalla ditta Nobel Sport Italia.

È un propellente molto elettrostatico, quindi per ottenere la massima uniformità nel caricamento si è proceduto a pesare le dosi di volta in volta su bilancia digitale.

Nata intorno al 1988 presso lo stabilimento Snia-Bpd ha incontrollatamente continuato la sua ascesa sino a oggi, confermandosi come propellente maggiormente utilizzato nei caricamenti commerciali da destinare a selvatici coriacei. In questo assetto calibro 12 destinato alla caccia al colombaccio o alle anatre è presente in dose di 1,80 grammi, offrendo, in associazione al carico di 38 grammi di piombo 7, pressioni di circa 660 bar.

Il piombo e la borra

La cartuccia è caricata con pallini del numero 7 dal diametro di 2,5 mm. A comporre la dose di 38 grammi sono circa 418 sfere di colore vinaccia, ricoperte da una leggera finitura, semmai per aumentarne la scorrevolezza.

I pallini si presentano lucidi, ben calibrati e privi di ogni apparente imperfezione. La borra utilizzata è del tipo Z2m alta 21 mm, del produttore bolognese Baschieri & Pellagri, il quale non necessita di ulteriori presentazioni in merito alla qualità dei suoi prodotti.

Il contenitore è composto da quattro petali con punti di contatto appena accennati per garantirne la frattura all’atto del passaggio nella strozzatura. La cartuccia chiusa a 57,5 mm pone i quattro gambi della borra nella giusta pressione, decisa ma non eccessiva.

Il bossolo e l’innesco

Il bossolo utilizzato in questa ricarica è della Fiocchi, di tipo 4, con fondello alto 20 mm. Considerando le non eccessive pressioni d’esercizio, nonostante la carica di piombo pari a 38 grammi, si potrebbe optare anche per l’adozione di un bossolo meno corazzato con fondello del tipo 3. L’innesco è un DFS 616 dello stesso stabilimento industriale di Lecco, di nuova produzione uniformata. Lo si distingue dai vecchi modelli grazie al colore della capsula.

Nelle antecedenti produzioni era nichelata; differentemente, quelli oggi disponibili sul mercato sono assemblati con capsula di color rame. Entrambi gli apparecchi d’innesco, succedutesi negli anni, mantengono in comune le caratteristiche del cartoncino copri vampa di colore bianco.

Le tre fasi di chiusura

La chiusura è la classica stellare a sei pliche e ferma il calibro all’altezza di 57,5 mm. Le operazioni finali da eseguire dopo l’assemblaggio di tutti gli elementi che compongono la munizione si snodano tra le tre fasi di incisione, ribassatura e orlatura. Il tutto è stato eseguito con una postazione Bicombi della Cortini & Pezzotti con in dotazione gli accessori del medesimo produttore di Igea Marina (Rimini). La bobina del tipo 2 che completa la cartuccia offre una chiusura salda e ben definita, lasciando un gradevole invito all’apice tipo becco di civetta.

Gli assetti alternativi

Sempre più spesso si trovano negli scaffali delle armerie caricamenti delle serie “Winter” o “Hp”, cartucce da destinarsi a utilizzi estremi tipicizzati dal freddo pungente oppure in condizioni venatorie ove siano previsti tiri al limite del possibile. Tant’è che, in osservanza alle normative Cip, la media delle pressioni massime previste per i caricamenti standard del calibro 12 non deve superare i 740 bar – differentemente nelle cartucce ad alte prestazioni tale limite è elevato a 1.050 bar -, medesima soglia prevista per i caricamenti magnum di tutti i calibri. La difficoltà è tutt’oggi quella di avere una cartuccia con qualche pallino in più, ma non troppo esuberante. Solo l’arte della ricarica potrà sopperire queste, come tante altre problematiche.

Nella tabella pubblicata si riportano ulteriori prove effettuate in canna manometrica utilizzando la polvere Tecna n.

Già da una prima lettura si rileva l’incremento tanto pressorio quanto velocitario ottenuto semplicemente sostituendo l’innesco Fiocchi DFS 616 con un apparecchio di altissima potenza come il Martignoni U688.

Piccole modifiche agli assetti saranno capaci di regalare soddisfazioni per l’intera durata della stagione venatoria. Non è da trascurare, inoltre, la possibilità di portare a 40 grammi la carica di piombo in bossolo standard da 70 mm con l’ausilio di inneschi di media e bassa potenza come il Fiocchi DFS 615, Cheddite CX1000 e Martignoni U686. Ben oltre i 40 grammi di pallini può spingere la polvere Tecna n se caricata in bossolo magnum da 76 mm, se si adottano più miti impulsi d’accensione a cui già si è fatto cenno.tabella

La nostra ricetta

  • Polvere: Tecna n
  • Dose: 1,80 g
  • Piombo: 38 g, n° 7
  • Numero pallini: 418
  • Chiusura: stellare
  • Innesco: Fiocchi DFS 616
  • Borra: B&P Z2m 21 mm
  • Velocità: 388 m/s
  • Pressione: 660 bar

TECNA ROSATAProva di rosata

  • Distanza di tiro: 30 metri
  • Fucile: Benelli M2
  • Strozzatura: ** IM
  • Foratura canna: 18,4 mm
  • Lunghezza canna: 70 cm