Ricarica calibro 20: buona per la migratoria

Il calibro 20 non è certamente una novità, ma numerosi cacciatori (anche in via definitiva) l’hanno adottato quale fucile tuttofare. Andiamo ad esaminare una nostra proposta nel calibro cadetto: polvere NSI C7, 25 grammi piombo numero 10

ricarica NSI C7

Eh sì! Molti cacciatori hanno oramai fatto la scelta di cacciare con il calibro cadetto. Giusto? Sbagliato? Mah, ognuno ha le sue opinioni in proposito e noi dobbiamo cercare di accontentare tutti con le nostre “ricette casalinghe” ed ecco la nostra cartuccia C7 per la piccola migratoria. In effetti andare per boschi e siepi con il calibro cadetto può risultare molto divertente; il tiro si verifica quasi sempre entro i limiti imposti dalla balistica (a meno di non essere in condizioni di caccia particolari) e la fucilata non è punitiva per la spalla. Il peso delle cartucce rispetto alle equivalenti del calibro maggiore è certamente ridotto e non grava sulla tasche del nembrotte che vaga per i boschi. Vi sono amanti del calibro che utilizzano il calibro 20 senza alcuna remora anche nelle cacce vallive, figuriamoci se non può andare bene per tordi, merli, allodole, cesene e compagnia bella!

Il bossolo

Il bossolo scelto per questo assetto è un Cheddite trasparente tipo 3 (con fondello ottonato di 16 mm) da 70 mm di lunghezza. Abbiamo denominato la cartuccia C7, in virtù del fatto che contiene l’omonima polvere e anche perché il bossolo l’abbiamo stampato (artigianalmente) proprio con la scritta C7-10-24 grammi, a indicare anche la numerazione del piombo e la grammatura. Ma vi chiediamo scusa, cari lettori, perché in realtà la grammatura è di 25 grammi; non avevamo la matrice per stampare i 25 grammi, ma sembra lo stesso una cartuccia comprata, che ne dite? In ogni caso, il bossolo trasparente ben si presta a qualunque variazione sul tema.

L’innesco è il CX 1000 (sempre della Cheddite), caratterizzato da una potenza media, corpo ottonato e laccatura protettiva di colore nero. La cartuccia nel suo complesso appare robusta.

La polvere

Non v’è dubbio che abbiamo utilizzato la C7, un propellente semivivace, commercializzato dalla Nobel Sport Italia; è una singola base estrusa lamellare di colore verde, con piastrelle di dimensioni 1,2×1,2 (spessore 0,20 mm) e densità gravimetrica di 560 ± 20 grammi/litro. La dose che abbiamo impiegato è di 1,23 grammi.

Il borraggio e il piombo

La borra utilizzata è una Gualandi Bior da 30 mm, mentre il piombo (temperato, ramato o nichelato) è in dose di 25 grammi. Consideriamo che i 25 grammi sono una dose poco sopra la grammatura standard per un calibro 20, paragonabile a una dose di 33-34 grammi nel calibro 12, con la quale insidiare un gran numero di selvatici. Nel nostro assetto, abbiamo scelto i pallini ramati (di ottima qualità) per una questione anche estetica, perché sono ben visibili attraverso il bossolo trasparente. La numerazione scelta è il 10 (1,9 mm), un pallino in grado di abbattere facilmente i piccoli uccelli per il corretto rapporto fra numero di pallini che attingono il bersaglio e forza penetrativa degli stessi.

La chiusura

Il completamento della cartuccia avviene con l’esecuzione di una chiusura stellare a sei pliche, per un’altezza finale di circa 60 mm. La bobina utilizzata è una OT C&P tipo 2 professionale in acciaio.

Il peso complessivo della cartuccia è risultato di 34,66 grammi (media di dieci rilevazioni). L’altezza è risultata essere di 60,03 mm. I dati di Banco (media di tre colpi) riportano i seguenti valori: 765 bar di pressione, 403 m/sec (V1), tempo di canna di 3.120 µsec.

L’impiego venatorio

Classica cartuccia da impiegare in appostamento temporaneo o per caccia vagante alla piccola selvaggina (merli, tordi, allodole), con la quale caricare tranquillamente l’amato schioppo. L’ottima resa alle medio-corte distanze con strozzature aperte la fa preferire per la prima canna, ma basta cambiare canna (o strozzatura) per avere una cartuccia di buona resa anche a distanze più impegnative, per arrivare a insidiare anche selvatici di mole leggermente maggiore (cesena) o più resistente (storno, laddove permesso). Per chi spara con un semiauto suggeriamo di usarla per tutti e tre i colpi, magari utilizzando il terzo con una numerazione di pallini più grande.

Prove in placca

Le verifiche sulla rosata sono state fatte con l’utilizzo di un semiautomatico Beretta modello A400 Xplor Action calibro 20, con canna di 66 cm di lunghezza munita di strozzatore da tre stelle, sparando a 20 metri. Inoltre abbiamo anche sparato con strozzatore 1 stella a 25 metri. L’impatto dei pallini in placca mette in luce un’apprezzabile distribuzione del piombo a entrambe le distanze ingaggiate, con una rimarchevole densità dentro il classico cerchio di 75 cm. Anche come guarnitura le rosate non evidenziano buchi importanti. Proprio per questo motivo ci sentiamo autorizzati ad allungare di qualche metro la portata utile di questo assetto, in canne con idonea strozzatura.

La nostra ricetta

  • Bossolo: Cheddite tipo 3 con tubo in plastica trasparente; altezza bossolo 70 mm
  • Innesco: Cheddite CX 1000
  • Polvere: NSI C7 in dose di 1,23 grammi
  • Borra: Gualandi Bior da 30 mm
  • Pallini: 25 grammi di piombo ramato numero 10
  • Chiusura: stellare a sei pliche
  • Altezza cartuccia finita: 60,03 mm
  • Peso cartuccia finita: 34,66 grammi
  • Pressione: 765 bar
  • Velocità (V1): 403 m/s
  • Tempo di canna: 3.120 μsec