Referendum sulla caccia, la dichiarazione di Buconi

referendum sulla caccia: elettore infila scheda nell'urna
© Massimo Todaro / shutterstock

Le associazioni venatorie sono unite: Massimo Buconi, presidente nazionale Federcaccia, racconta che cosa stia accadendo ai vertici dopo l’annuncio del possibile referendum sulla caccia.

Chissà che da un male non venga fuori un beneMassimo Buconi, presidente nazionale Federcaccia, spera che la proposta di referendum sulla caccia induca la politica a mettere mano alla 157/92 e a renderla idonea alle necessità di un mondo che è cambiato.

Ma non bisogna illudersi, anzi; è l’ora di prepararsi a combattere. Le associazioni venatorie sono pronte, «unite e compatte per fronteggiare insieme questa nuova sfida»; agiranno «all’unisono nell’interesse della società». Buconi si dice convinto che al loro fianco troveranno istituzioni, forze politiche e tanti cittadini.

Certamente la tempistica è rivedibile«Nel momento in cui tutto il Paese è fortemente impegnato a superare la crisi e i partiti» hanno messo da parte le loro differenze per dar vita a una maggioranza pressappoco di unità nazionale, «un gruppo di persone introduce nella discussione un tema fortemente divisivo». E, nota Buconi, con un effetto paradossale: «Chiedono di abolire una legge sulla protezione della fauna» quale la 157 è.

Caccia Magazine febbraio 2021, in edicola fino alla prossima settimana, mette a confronto le posizioni delle associazioni venatorie sulle modifiche legislative ritenute necessarie.