Psicologia della caccia: ritorna Camillo Valentini

Psicologia della caccia Camillo Valentini

Nuova ristampa di Psicologia della caccia di Camillo Valentini. Ritorna  il Picchio Verde.

Psicologia della caccia Camillo ValentiniSarà disponibile da fine agosto, primi di settembre una nuova ristampa di Psicologia della caccia di Camillo Valentini. Ritorna quindi in libreria il Picchio Verde. Ed è davvero una bella iniziativa quella di Porthos Edizioni (Roma), che ha deciso di offrire una nuova vita al bellissimo libro del Valentini. Un progetto editoriale che ha realizzato in accordo e con il sostegno di Francesco Paolo Valentini, nipote dell’autore e figlio del celebre Edoardo, fondatore dell’omonima azienda agraria e di produzione vinicola e olearia.

Nella libreria di tutti gli appassionati

Psicologia della caccia è un saggio scritto dal Picchio Verde in più fasi ed episodi, e raccolto tutto insieme al principio degli anni Cinquanta. La prima edizione è del 1954 e finora l’opera aveva avuto una sola ristampa, ormai introvabile, nel 1998. Finalmente però Porthos Edizioni ne ha curato una nuova ristampa che merita di trovare posto nella libreria di tutti gli appassionati di caccia e natura.

Camillo Valentini, avvocato innamorato della natura e delle buone letture, inquadra con audacia la figura del cacciatore, non ne fa un’agiografia e sa prenderne le distanze quando intuisce la deriva parossistica che si è ulteriormente accentuata nel tempo. L’eloquio forbito non deve intimidire; l’autore arriva al nocciolo delle questioni facendo affiorare sotto una verve instancabile la sua precisione chirurgica.

Amore e rispetto per la natura

I racconti denotano il rispetto che nutre per la natura e allo stesso tempo lasciano trapelare il vissuto di una persona inserita in un contesto reale, non quello di un sognatore di città, nostalgico di un ambiente che non esiste più, ma di un uomo consapevole del compito di custode di un organismo vivente, sia esso un bosco, un vigneto o un oliveto.

Perché il Picchio Verde scrisse questo libro «per tutti coloro che sanno ancora intendere la grande armonia delle voci della natura. Chi non è cacciatore cerchi per un attimo di adattare la sua mentalità di uomo dell’era atomica a quella degli uomini del gregge e del cavallo. Si tratta solo di sostituire l’odore di benzina con quello del fieno. Chi preferisse il rombo del motore si risparmi il tempo di leggerlo».

La più bella definizione della caccia

I racconti contenuti nel libro, impreziosito da tavole e disegni, suggeriscono meditazioni, introspezioni e radioscopie su l’homo venaticus. E queste riflessioni suggeriscono al Valentini una delle definizioni della caccia tra le più belle fra quelle che molti autori hanno proposto nei secoli.

Il Picchio Verde infatti scrive: «La caccia adunque non è passione di uccidere. È amore fedele verso la natura ad un grado evolutivo non perfetto come sono tutte le cose di questa terra. Eppure in questi tempi sempre più nemici alla natura, di quella plasmata secondo la legge d’Iddio, la caccia è ancora un grande richiamo per l’uomo alle immanenti verità del Creato. È una voce possente che reclama amore e fedeltà verso le forme primigenie della materia e dello spirito e ci dà la misura di quanto lontano da esse sia pervenuto l’uomo ai giorni nostri».

Una lezione di ecologia ante litteram e anche per questo vi consigliamo di leggere (o rileggere) quest’opera. Ulteriori informazioni sul sito di Porthos Edizioni; prezzo 18 euro.

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