Peste suina africana, scontro in commissione sul ddl

Peste suina africana: cinghiale nella foresta
© Roman Bjuty / shutterstock

Italia Viva vota con il centrodestra, ma non è sufficiente: la commissione Ambiente del Senato respinge il parere del relatore sul ddl che converte il decreto sulla peste suina africana. Approvato testo alternativo.

Respinto lo schema di parere predisposto dal relatore leghista Bruzzone, approvato quello alternativo cui aveva lavorato Maurizio Buccarella di Leu: la discussione sul ddl che converte in legge il decreto sulla peste suina africana manda in frantumi la maggioranza di (quasi) unità nazionale in commissione Ambiente al Senato.

Il parere approvato differisce da quello originario in tre punti strategici. Non si riconosce al commissario straordinario la competenza a intervenire per evitare la presenza dei cinghiali nelle aree urbane; si riformula il coordinamento con i calendari venatori per organizzare il prelievo nella zona infetta; si prevede infine di affidarsi anche a metodi ecologici (per Bruzzone «riferimento incomprensibile»; addirittura in Piemonte si parla di depopolamento) per l’esecuzione del piano di gestione

Astenendosi sul parere Buccarella votato dai rappresentanti di Leu, Pd e Movimento 5 Stelle, Italia Viva ha votato insieme a Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega sul parere predisposto dal relatore; ma non è bastato per l’approvazione.

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