Final Rise Sidekick: il video della trisacca per la caccia vagante col cane

Nel video della Caccia Magazine Academy Marco Caimi presenta la Sidekick, la trisacca per la caccia vagante col cane prodotta dall’americana Final Rise.

In America si chiama upland, definizione la cui portata s’avvicina a quella italiana di caccia vagante col cane da ferma: è a questa forma di caccia che la Final Rise, giovanissima azienda dello Utah, ha pensato per produrre la trisacca Sidekick, che Marco Caimi mostra e descrive nell’ultimo video della Caccia Magazine Academy (avete visto l’elenco dei corsi organizzati per Caccia Village?), pubblicato sul canale YouTube di Caccia Magazine.

Delle quattro trisacche a catalogo la Sidekick è la più essenziale, e la più adatta alle esigenze dei cacciatori italiani: le altre infatti sono utili soprattutto a chi pratica le cacce tipiche dell’west americano, come quella alla chukar, che costringono a stare fuori più giorni, spesso lontano dall’automobile, e che dunque richiedono tanta attrezzatura sempre a disposizione.

Il peso sulla fascia lombare

Della Sidekick l’innovazione principale è la distribuzione dei pesi: la maggior parte del carico grava non sugli spallacci, ma sulla fascia lombare, imbottita e regolabile; in questo modo si evita di affaticare spalle e collo, soluzione apprezzata soprattutto nelle giornate lunghe.

Nella parte frontale la Final Rise ha piazzato due tasche portacartucce con chiusura in velcro, e due portaborracce con borracce di 32 once (poco meno d’un litro); dietro si trova il carniere che, privo di schienale e arricchito di taschini che consentono di riporre gli accessori separatamente, può contenere fino a tre fagiani.

Sono due le colorazioni disponibili, completamente verde o con riferimenti arancioni alta visibilità. Per trovare la Sidekick in Italia però c’è un po’ da brigare: non è ancora attiva una vera rete di distribuzione in Europa; dunque occorre contattare direttamente la Final Rise, e mettere in conto che ai circa 240 dollari del prodotto bisogna aggiungere le spese di spedizione e di sdoganamento; è facile raggiungere un totale di circa 300 euro.

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