Nel 2026 Eos, la principale fiera italiana della caccia e delle armi, si terrà a Parma dal 28 al 30 marzo.
Dopo l’addio a Verona, di Parma si sapeva; ora si sanno anche le date: la quinta edizione di Eos, la principale fiera italiana della caccia e delle armi, si terrà da sabato 28 a lunedì 30 marzo 2026.
Nel corso della conferenza stampa, scenario la sede romana della Confindustria, lo hanno annunciato Giovanni Ghini (è stato l’ultimo atto in questa veste: nelle scorse ore nella carica gli è subentrato il suo vice Andrea Andreani), Pierangelo Pedersoli e Maurizio Zipponi, presidenti rispettivamente di Anpam, Conarmi e Cncn, insieme ad Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma. Gli organizzatori (la regia sarà di Pintails) considerano la nuova finestra temporale «più favorevole per gli operatori del settore, in particolare per il comparto del turismo venatorio».
Zipponi ritiene «strategico» il territorio di Parma, «centro nevralgico per l’agricoltura e per il cibo, hub trasversale di accesso ad altre realtà»; la presenza in quella che è nota come la Food Valley «farà crescere la filiera delle carni selvatiche». Zipponi s’è detto «particolarmente interessato al progetto di Fiere di Parma, che colloca una rete ampia di soggetti, interessi e associazioni intorno all’attività venatoria, per confermarla come presidio di sostenibilità e tutela della biodiversità».
All’interno del quartiere fieristico le tre macroaree tematiche (caccia, tiro sportivo, outdoor) s’espanderanno verso nuove sezioni come la cinofilia venatoria, la pesca e l’enogastronomia legata alla selvaggina.
Di Eos cambierà anche il format, che per aumentare l’attrattività internazionale senza ridurre i motivi d’interesse per gli appassionati integrerà «una struttura ibrida» business to business e business to consumer.
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