Emendamento sul divieto di caccia in prossimità dei valichi montani

Emendamento sul divieto di caccia in prossimità dei valichi montani - Turdus pilaris (cesena)
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Per circoscrivere il divieto di caccia in prossimità dei valichi montani interessati dalle rotte migratorie alcuni deputati della maggioranza hanno presentato un emendamento al ddl montagna.

Alla riforma della legge 157/92 s’affianca un altro vettore con cui circoscrivere il divieto di caccia in prossimità dei valichi montani interessati dalle rotte migratorie: è l’emendamento 14.01000 che, riformulato, il deputato leghista Francesco Bruzzone (alla sua firma s’aggiungono quelle del compagno di partito Davide Bergamini, e poi di Marco Cerreto, Maria Cristina Caretta e Cristina Almici di Fratelli d’Italia, di Raffaele Nevi di Forza Italia, di Calogero Pisano di Noi moderati: dunque è rappresentata tutta la maggioranza che esprime il governo Meloni) ha presentato all’articolo 14 del cosiddetto ddl montagna, già approvato dal Senato, che dunque in caso di modifica a buon fine dovrà esprimersi un’altra volta.

Nella formulazione l’emendamento, che incide sulla 157/92, è simile, a tratti identico, a quello proposto dai capigruppo di maggioranza: soltanto per alcuni valichi montani, quelli «attraversati in misura rilevante dalle rotte di migrazione dell’avifauna e che, per la loro conformazione orografica, [si caratterizzano] per un significativo dislivello tra il punto di valico, ad almeno mille metri di quota, e i due contrafforti montuosi vicini, [e dunque comportano] un apprezzabile restringimento lungo un passaggio obbligato», scattano delle restrizioni, declinate non in un generico divieto di caccia, ma nell’istituzione di Zone di protezione speciale; resta identico il raggio, un chilometro.

Anche una disposizione transitoria

Spetta al ministro dell’Ambiente, di concerto col ministro dell’Agricoltura, sentiti l’Ispra e il Comitato faunistico-venatorio nazionale e previa intesa in Conferenza Stato-Regioni, identificare «su base cartografica e con apposite tabelle» i valichi coinvolti. In attesa del decreto, per il quale il governo ha tempo sei mesi, si propone di ripristinare la situazione in vigore nella stagione 2023/2024, dunque prima della sentenza (l’ha confermata il Consiglio di Stato) con cui il Tar della Lombardia ha vietato la caccia in prossimità di 475 valichi montani.

Dopo la fine dei lavori in commissione Bilancio, il ddl montagna è ora all’esame dell’aula della Camera, che nella seduta di mercoledì scorso s’è fermata all’articolo 1 (30 quelli totali); la discussione riprenderà domattina.

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