Elezioni regionali nel Lazio, Arcicaccia scrive ai candidati

Elezioni regionali nel Lazio: cinghiale nel bosco
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A pochi giorni dalle elezioni regionali nel Lazio l’Arcicaccia sottolinea quali siano i temi cui il nuovo presidente e la maggioranza dovranno dedicarsi con urgenza.

Tra gestione degli Atc, monitoraggio delle specie cacciabili e pianificazione venatoria la maggioranza che uscirà dalle prossime elezioni regionali nel Lazio (si vota il 12 e il 13 febbraio; per la presidenza sono in corsa Francesco Rocca per la destra, l’assessore uscente Alessio D’Amato per il centrosinistra e Donatella Bianchi per il Movimento 5 Stelle) dovrà subito affrontare una serie di questioni non più rinviabili; ne è convinta l’Arcicaccia che per metterle a fuoco ha inviato ai candidati una lettera aperta.

Per l’Arcicaccia è innanzitutto necessario effettuare censimenti e monitoraggi delle specie faunistiche, così che i calendari venatori possano basarsi su dati scientificamente affidabili; servono dunque fondi adeguati e un Centro informatico regionale per la fauna, nel quale far confluire tutti i dati compresi quelli sugli abbattimenti a caccia. In parallelo l’Arcicaccia chiede che il nuovo piano faunistico-venatorio regionale non si limiti a stabilire una serie di regole e vincoli, ma al contrario definisca un quadro organico di obiettivi gestionali compresi la tutela della biodiversità e l’equilibrio economico-sociale.

Per una gestione più efficace

Sugli Atc s’apre un capitolo a parte. Per l’Arcicaccia aver ridotto il numero dei componenti dei comitati di gestione «ha compresso la partecipazione democratica e ha svuotato le attività di volontariato»; anziché procedure più snelle, si sono ottenuti un eccesso di burocratizzazione e un allontanamento dalle realtà territoriali. L’Arcicaccia considera inoltre prioritario consentire agli Atc di gestire direttamente i fondi europei destinati alla politica agricola regionale: potranno utilizzarli in progetti di miglioramento dell’ambiente.

Considerata la diffusione della peste suina africana, che peraltro mostra la necessità di rafforzare gli uffici locali e centrali, è infine necessario intervenire anche sul cinghiale le cui metodologie di gestione devono essere unificate su tutto il territorio regionale; anzi, sarebbe bene che la nuova giunta promuovesse un confronto in Conferenza Stato-Regioni per ottenere una nuova legislazione che riaffermi il principio della caccia programmata anche nelle aree contigue ai Parchi.

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