Durante l’informativa in commissione Politiche economiche l’assessore regionale Alessio Mammi ha anticipato i contenuti del prossimo calendario venatorio dell’Emilia Romagna.
Una, attesa dopo le polemiche sul piano di controllo, è l’aumento del carniere giornaliero per la caccia al colombaccio; l’altra è il ritorno della tortora nell’elenco delle specie cacciabili: rispetto alla scorsa stagione sono due le novità che la giunta regionale dell’Emilia Romagna ha intenzione d’introdurre nel calendario venatorio 2025/2026, sul cui impianto s’attendono i pareri dell’Ispra e del Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale; la notizia si deve ad Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura, che l’ha comunicata durante un’informativa in commissione Politiche economiche.
Per il resto il calendario replicherà in gran parte le date dell’anno scorso che, ha notato Mammi, «ha avuto riscontri positivi da parte degli organismi preposti al controllo»; inoltre così la giunta mostra di tenere conto di quanto accaduto nelle stagioni passate. «Riteniamo» ha aggiunto Mammi «che quest’impianto rappresenti un punto d’equilibrio fra le varie istanze, e che sia rispettoso dei dettami legislativi».
Sollecitato dalle domande dei consiglieri di Fratelli d’Italia, che chiedevano l’inserimento del cormorano tra le specie cacciabili, Mammi ha detto che la giunta ha chiesto all’Ispra di poter intensificare il prelievo non venatorio «a difesa delle attività e a protezione dell’ecosistema e dell’ambiente».
Infine, nel calendario venatorio la Regione riproporrà la raccomandazione dell’Ispra sui limiti all’uso delle munizioni in piombo.
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