Calendario venatorio delle Marche, quattro associazioni venatorie contro la Regione

Calendario venatorio delle Marche, quattro associazioni venatorie contro la Regione: Turdus iliacus (tordo sassello - redwing)
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Le sezioni locali di Fidc, Libera Caccia, Enalcaccia e Anuu migratoristi criticano la decisione della giunta regionale sul calendario venatorio delle Marche.

Al contrario dell’Arcicaccia che «non s’aspettava null’altro rispetto a quanto deciso» soprattutto perché i dirigenti «che avrebbero dovuto firmare gli atti [devono tener presenti] le relative responsabilità civili, penali ed erariali», con un comunicato congiunto le sezioni locali di Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia e Anuu migratoristi criticano la decisione della Regione Marche che ha deciso di conformarsi a quanto stabilito dal Tar sul calendario venatorio, e dunque d’acconsentire alla chiusura anticipata della caccia ad alcune specie.

A destare l’insoddisfazione delle quattro associazioni venatorie è il confronto con altre regioni, dove si deliberano «calendari più articolati e più ampi seppur equilibrati», e si difendono «con successo davanti ai tribunali amministrativi regionali»; per farlo occorre però poter contare su studi scientifici affidabili con cui motivare scelte difformi dal parere Ispra.

Per Fidc, Libera Caccia, Enalcaccia e Anuu delle Marche è questa l’unica strategia che consente a un’amministrazione pubblica di dire d’essere dalla parte dei cacciatori; non dunque fare tutto ciò che i cacciatori vogliono, ma «costruire percorsi normativi, corredati dei necessari studi tecnico-scientifici, per cogliere le opportunità offerte dalle direttive europee e dalle leggi nazionali», senza imporre restrizioni e divieti evitabili.

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