Posticipata la chiusura della caccia alla beccaccia e al tordo in Puglia

Posticipata la chiusura della caccia alla beccaccia e al tordo in Puglia: beccaccia tra le foglie autunnali
© Greens and Blues / shutterstock

La giunta Emiliano ha deciso di spostare la data di chiusura della caccia alla beccaccia e al tordo in Puglia.

La mossa è analoga a quella della Basilicata, anche se le date non sono completamente sovrapponibili (e bisogna ricordare che il calendario venatorio regionale prevede che si possa andare a caccia soltanto di mercoledì, sabato e domenica): la giunta Emiliano ha infatti deciso di posticipare la chiusura della caccia alla beccaccia e al tordo in Puglia, spostandola al 31 gennaio; fa eccezione la cesena, cacciabile fino al 20.

Ed è affine anche la motivazione, che evidenzia «dubbi sul grado di precisione» dei key concept per la migratoria; l’analisi infatti è condotta «a livello nazionale», ma le varie regioni italiane si trovano a latitudini differenti, che determinano «difformità climatiche». Per gli uffici della Regione è dunque normale che ciò «determini sostanziali oscillazioni temporali nell’inizio della migrazione prenuziale», circostanza «che rende ammissibile un certo grado di flessibilità nella fissazione dei periodi di caccia» all’interno dell’arco temporale previsto dalla legge quadro 157/92.

Da qui alla fine del mese tordo bottaccio, tordo sassello e cesena potranno essere cacciati solo da appostamento; il carniere giornaliero complessivo non potrà superare i quindici abbattimenti.

Diversa è la disciplina della caccia alla beccaccia, consentita dalle 7 alle 16; massimo sei i prelievi a testa in tutto il mese di gennaio.

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