Beccacce che Passione n. 3 maggio-giugno 2021

Editoriale

Nuove leve

Lo sappiamo. In Italia il numero di cacciatori diminuisce anno dopo anno. E certo le glorie del passato non ritorneranno, non tornerà quel tempo in cui il nostro mondo (parlo di quello venatorio) era popolato da più di un milione di appassionati e praticanti.

La caccia ha meno appeal nella società di oggi, è un dato di fatto. Ma non è il caso di piangersi troppo addosso perché, seppur meno di una volta, le nostre fila continuano a essere nutrite costantemente da nuove leve.

Parlano i dati. Nel mio piccolo, anzi piccolissimo, voglio condividere con voi qualche informazione sul pubblico di Beccacce che Passione. Il 43% di chi segue la nostra pagina Facebook – che rispecchia, lo ricordo, la linea editoriale della rivista – ha dai 35 ai 54 anni e il 33% è compreso nel range che va dai 18 ai 34. Non sono pochi, quindi, i giovani che ci seguono. Una bella cosa. E le richieste di informazioni, consigli e molte riflessioni sui vari aspetti della caccia alla beccaccia che riceviamo costantemente in redazione arrivano da tanti giovani cacciatori, appassionati e interessati a tutto quello che ruota intorno alla nostra passione. I giovani quindi leggono (almeno i nostri giovani), comprano la rivista, si interessano e partecipano alla vita di redazione.

La mia sensazione, che si fonda sulle testimonianze che raccolgo lavorando nel settore da più di venti anni, è che la caccia, almeno quella buona, quella caccia culturalmente ed eticamente sostenibile, intesa come stile di vita, come forte passione che si nutre di amore per la natura, quella caccia che interpreta un concetto moderno di cultura ambientale (piaccia o no a chi rema contro, ma è così, la caccia è cultura) ancora coinvolge i ragazzi. Meno di una volta sicuramente, ma non sono poi così pochi i giovani che in qualche modo ne subiscono il fascino e ne sono incuriositi.

Allora perché poi questo interesse non sempre si concretizza in una nuova licenza di caccia? Le motivazioni sono diverse, ma certamente Vittorio Venditti, un giovane cacciatore di 24 anni che ci ha scritto di recente, ha sottolineato un aspetto altamente limitante.

Non è vero che al giorno d’oggi sono pochi i giovani interessati alla caccia; però, per diversi motivi, molti non si decidono a prendere la licenza. La motivazione principale è il fattore economico. Affermo questo con cognizione di causa, perché so che molti dei miei amici comperano questa vostra splendida rivista e sono appassionati di caccia. Credo quindi che i cacciatori possano tranquillamente guardare avanti con rinnovata gioia, resistendo e comportandosi in modo etico in ogni occasione, ed evitando critiche inutili. Lo dico da giovane cacciatore incallito, cresciuto a pane e caccia, perché ogni cosa ha il suo tempo e presto o tardi anche la nostra passione tornerà in voga, riconquistando il rispetto che merita come antica e nobile arte quale è”.

I giovani ben disposti verso la caccia non mancano, non mancano ragazzi appassionati e interessati alla natura, agli animali selvatici e alla wilderness, quella vera. Forse allora bisognerebbe offrire loro delle opportunità che possano aiutarli a superare le difficoltà che li separano dall’avere la licenza in tasca.

In passato alcune aziende del settore hanno già proposto promozioni e incentivi per acquisti di armi e accessori riservati alle nuove leve. Sarebbe anche una buona cosa che le associazioni pensassero a modalità associative vantaggiose per i più giovani, che Atc e Comprensori destinassero dei contributi a sostegno del pagamento delle quote dei neofiti o che sodalizi e club di cacciatori e di cinofili organizzassero iniziative per aiutare i nostri ragazzi, facilitando il loro cammino sui sentieri di caccia. Solo per fare qualche esempio.

I giovani sono il nostro futuro. Sosteniamoli!

© Viviana Bertocchi

Il numero 3-2021 di Beccacce che Passione è in edicola dal 5 maggio. Seguici anche su Facebook e metti “mi piace” alla pagina di Beccacce che Passione.