Evi (Pd): le modifiche della legge sulla caccia favoriscono «illegalità diffusa»

Evi (Pd) le modifiche della legge sulla caccia favoriscono «illegalità diffusa» - bandiere Partito democratico
© Andrea Delbo / shutterstock

Eleonora Evi, deputata del Partito democratico, torna a criticare l’impianto delle modifiche della legge sulla caccia alle quali sta lavorando il centrodestra.

In certi ambienti scatta quasi automatico il riflesso che a ogni parola di condanna del bracconaggio fa associare una critica alla caccia legale: dunque, anche se dispiacciono, non sorprendono le parole d’Eleonora Evi, deputata movimentista del Partito democratico, che dopo un incontro organizzato dal Wwf nella sede del consiglio regionale lombardo ha definito «un fatto incontrovertibile» l’assunto che le modifiche della legge sulla caccia alle quali sta lavorando la maggioranza di governo (e per le quali «si usa surrettiziamente la legge di bilancio, malcostume della destra») «abbiano spalancato e spalancheranno ancora di più le porte all’illegalità diffusa».

Secondo la Evi il bracconaggio, che «alimenta un traffico illegale [di valore] milionario […], aggrava i problemi già causati dall’attività venatoria» come «la diffusione di zoonosi, l’inquinamento ambientale in particolare da piombo e il rischio per la salute […] di chi consuma quelle carni contaminate»; tutto ciò si aggiunge a «una sofferenza indicibile per gli animali», che invece la nuova formulazione dell’articolo 9 della Costituzione impone di tutelare.

Ribadendo «la [propria] fermezza nel contrastare il bracconaggio», Eleonora Evi annuncia infine un’opposizione ferma a «qualsiasi forma di deregolamentazione selvaggia della caccia».

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