Luana Zanella, capogruppo di Verdi-Sinistra alla Camera, ha firmato una proposta di legge con cui propone d’introdurre il delitto di bracconaggio nel codice penale.
«Pur essendo un punto di svolta fondamentale per la tutela e la protezione degli ecosistemi in Italia» nota Luana Zanella, capogruppo di Verdi-Sinistra alla Camera, «la legge 68/2015 in materia di delitti contro l’ambiente inspiegabilmente non prevedere norme per contrastare il bracconaggio e le illegalità ai danni della fauna e della flora»: è per questo motivo che ha presentato la proposta di legge 2282, ora incardinata in commissione Agricoltura, con la quale propone di aggiungere un nuovo comma all’articolo 544 bis del codice penale introducendo il delitto specifico di bracconaggio e utilizzo indebito di fauna selvatica o protetta.
Analizzando uno studio della Legambiente basato sui dati delle forze di polizia e delle procure, Luana Zanella segnala che negli ultimi anni quotidianamente in Italia si registrano circa venti infrazioni contro la fauna selvatica; «vittime [sono] non soltanto gli uccelli migratori […], ma anche orsi, lupi, cervi, camosci, aquile e altri rapaci».
L’articolo 544 bis del codice penale
Uccisione di animali – Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi.
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