Ricorso animalista contro la delibera sui richiami vivi in Lombardia

Ricorso animalista contro la delibera sui richiami vivi in Lombardia: cesena su ramo
© Martin Havran / shutterstock

La Federcaccia Lombardia fa sapere che l’associazione Stop animal crimes Italia Aps ha presentato ricorso al Tar contro la delibera regionale sui richiami vivi per la caccia da appostamento.

Se non ci saranno sorprese o rinvii, prima di Pasqua (la Federcaccia s’attende l’udienza l’8 o il 15 aprile) si conoscerà il futuro della delibera con cui la giunta regionale della Lombardia ha aggiornato la normativa sulle modalità di rilascio e sulle caratteristiche dei contrassegni per i richiami vivi, da impiegare nella caccia da appostamento.

L’associazione Stop animal crimes Italia Aps ha infatti presentato ricorso al Tar (è il numero 679/25) chiedendo la sospensione cautelare e l’annullamento dell’atto.

Bisogna attendere per capire quali siano i passaggi contestati. La giunta Fontana ha deciso di mantenere validi gli anelli in duralluminio e in acciaio; di sostituire gli altri, a partire da quelli cilindrici in alluminio, con la cosiddetta bugna di bloccaggio; e per i pulli, ossia i nuovi nati, di consentire anche l’impiego di un anello, certificato inamovibile, in materiale plastico.

Sono sette le specie coinvolte: allodola, cesena, colombaccio, merlo, pavoncella, tordo bottaccio e tordo sassello.

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