Sulla riforma della legge sulla caccia il Pd chiede «un confronto vero»

Sulla riforma della legge sulla caccia il Pd chiede «un confronto vero»: logo partito democratico
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Sulla riforma della legge sulla caccia le commissioni Agricoltura e Ambiente del Senato lavoreranno in sede referente, non redigente: alla maggioranza il Partito democratico chiede «un confronto vero».

Oltre ad allungare i tempi, la scelta di riclassificare i lavori delle commissioni da redigenti (l’assemblea avrebbe dovuto esprimersi soltanto sull’intero ddl, senza poterlo modificare) a referenti (anche in aula sarà possibile presentare emendamenti) galvanizza le opposizioni: dopo il Movimento 5 Stelle, sulla riforma della legge sulla caccia interviene di nuovo il Partito democratico, che alla maggioranza chiede d’avviare «un confronto vero, trasparente e basato su evidenze scientifiche».

In una nota congiunta firmata insieme all’europarlamentare Annalisa Corrado, le deputate Eleonora Evi e Patrizia Prestipino definiscono gli avvenimenti delle ultime ore come un primo colpo «per chi voleva blindare una proposta controversa, che fin dall’inizio ha suscitato forti critiche di esperti, cittadini e associazioni», e un risultato rilevante per le opposizioni contro «una forzatura istituzionale» su un provvedimento «delicato, che impatta sulla biodiversità» e sulla tutela «del patrimonio naturale del Paese».

Ringraziando «le realtà ambientaliste e animaliste» che «hanno accompagnato questa battaglia con impegno, competenza e mobilitazione», Evi, Prestipino e Corrado ribadiscono di ritenere la legge 157/92 «un presidio da difendere»: dunque c’è bisogno di «aggiornarla nel segno della sostenibilità, non di smantellarla con colpi di mano».

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