SIG Kilo2400ABS

L’evoluzione tecnologica, una conquista dopo l’altra, sta portando alla realizzazione di strumenti molto sofisticati, in grado di fornire prestazioni che travalicano quelle indispensabili e addirittura quelle utili. Se utilizzati con intelligenza possono però soddisfare almeno uno degli aspetti che definiscono una caccia realmente etica

SIG Kilo2400ABS

Il telemetro è uno strumento che ha visto le sue prime e più importanti applicazioni in campo militare. Per il tiro d’artiglieria, di terra o navale, così come per il tiro sniping a lunghe distanze. Inizialmente strumento puramente ottico, si è avvantaggiato nel tempo degli sviluppi tecnologici, specie dell’elettronica, e ora, nell’epoca laser, raggiunge una precisione un tempo impensabile, per di più in strumenti di dimensioni contenute e, generalmente, economici. Per confermare la prima affermazione e contraddire la seconda, questa recensione tratta di un dispositivo prodotto da Sig Sauer che abbina prestazioni al vertice a un prezzo decisamente oltre quanto l’appassionato medio è uso attendersi.

L’essenza delle cose

Il Sig Kilo2400ABS è uno strumento che deriva – già a una prima ricognizione visiva – dal mondo militare. La finitura prevede una bella gommatura su un telaio in alluminio e, soprattutto, una colorazione FDE (Flat Dark Earth) che con il mondo venatorio ha poco da spartire. L’ottica è di primo livello con un obiettivo a 7 ingrandimenti e diametro di 25 millimetri. Le lenti, spesso trascurate nei telemetri, hanno subito trattamenti antiriflesso SpectraCoat che restituiscono un’immagine incisa e discretamente contrastata seppure con una lieve dominante verde. L’oculare, fornito di conchiglia estraibile, presenta una ghiera per la regolazione diottrica, altra caratteristica generalmente assente nei telemetri standard.

Il valore aggiunto

Straordinaria la complessità – intesa in questo contesto nella sua accezione positiva riferita alle caratteristiche qualitative del sistema – del SIG Kilo2400ABS che riunisce in sé una moltitudine di funzioni che travalicano l’uso consuetudinario dello strumento. Cominciamo dal laser. Contenuto nella parte inferiore dello strumento, presenta una finestra “di mira” di grande diametro (15 mm) e una potenza che ne garantisce il funzionamento fino a distanze siderali: 2 miglia, oltre 3 chilometri, per oggetti riflettenti. I dati dichiarati dal produttore garantiscono il funzionamento fino a 2 chilometri nella misurazione di bersagli della dimensione del cervo. La precisione è assicurata nel decimo di yard, che possiamo approssimare a 10 centimetri. Due i pulsanti disposti sullo chassis. Il primo, in alto, permette l’attivazione della distanza in modalità spot (pressione semplice) o Hyperscan (pressione prolungata) con una frequenza di aggiornamento rapidissima grazie alla funzionalità Lightwave DSP (Digital Signal Processing). Il secondo provvede alla programmazione dell’elettronica, in primis dei 3 metodi operativi disponibili: Target Mode, LOS (Line of Sight) e AMR (Angle Modified Range) con la massima gamma di funzioni balistiche disponibili elaborate dall’Applied Ballistic Calculator interno. Si possono inoltre impostare le unità di misura (metrica o imperiale), 3 differenti reticoli e regolare tutte le caratteristiche tipiche delle diverse modalità di funzionamento. Per quanta riguarda le numerose funzionalità fornite dal SIG Kilo2400ABS, non mancano sensori ambientali in grado di misurare temperatura, umidità e pressione atmosferica; la bussola, insieme a magnetometro e inclinometro, fornisce le necessarie informazioni per i tiri a lunga distanza. Non manca infine l’anemometro che, però, deve essere collegato a uno smartphone – mediante l’applicazione Ballistic Solver App, disponibile sia per device iOS sia Android – per dare indicazioni sull’influenza del vento sulla traiettoria del proiettile.

L’impiego via smartphone

Già, l’applicazione. Questa estrema frontiera dell’industria ottica moderna consente di utilizzare il telemetro in maniera molto più completa. Mediante la app, una volta che siano stati configurati la palla utilizzata e pochi altri parametri, è possibile ottenere in maniera molto più completa i dati balistici in riferimento a uno specifico tiro effettuato in condizioni ambientali reali. I dati fondamentali sono restituiti direttamente nell’oculare dello strumento mediante un display Lumatic Oled (un diodo organico a emissione di luce che può funzionare in automatico a seconda delle condizioni ambientali) fornito peraltro di 3 tipi di reticolo (in Mil o Moa, a seconda delle preferenze dell’utente), ma molte più informazioni sono disponibili sullo smartphone. L’abbinamento tra i due strumenti avviene in Bluetooth ed è piuttosto intuitivo. L’ampio display del telefono intelligente permette di utilizzare lo strumento in maniera molto più intuitiva; non è però necessario che, nell’impiego pratico, i due strumenti siano tra loro collegati. Concludendo. Il SIG Kilo2400ABS – che per certi versi è stato superato a maggio dal nuovo Kilo BOX, in grado di connettersi direttamente ai cannocchiali della serie Sierra 380X compensando direttamente sul reticolo le variazioni del punto d’impatto in funzione di numerose variabili ambientali – è uno strumento molto evoluto, di certo più adatto agli appassionati al tiro a lunga distanza che non agli impieghi venatori. Ma siamo certi che, anche tra i cacciatori, non manchi chi saprà apprezzarne le potenzialità.

Scheda tecnica

  • Produttore: Sig Sauer
  • Modello: Kilo2400ABS
  • Ingrandimento: 7x
  • Diametro obiettivo: 25 mm
  • Diametro pupilla d’uscita: 3,6 mm
  • Estrazione pupillare: 15 mm
  • Campo visivo: 6,78°
  • Laser: 905 nm
  • Alimentazione: 1 batteria CR2
  • Peso: 215 g
  • Lunghezza: 107 mm
  • Prezzo: 1.881 euro
  • Sito produttore: www.sigsauer.com
  • Distributore: www.bignami.it