Rizzini BR110 Small Action calibro .410: sobrio ma elegante

Il sovrapposto da caccia BR110 Small Action, una delle più recenti creazioni di Rizzini, è prodotto in versione light con bascula in lega leggera

Rizzini BR110 Small Action calibro .410

Il più piccolo tra i piccoli è proprio lui, il calibro 36 magnum, meglio noto oltreoceano sotto il nome di .410. È inevitabile riconoscere questo trend, sempre più emergente tra gli appassionati, della corsa ai piccoli calibri: per sfidare se stessi, per dressare giovani ausiliari alle prese con i primi incontri venatori e, solo alla fine, come protagonisti nel capanno. La Rizzini, ormai da diversi anni, è riuscita a imporsi in questo settore, proponendo fucili sovrapposti da caccia per tutti i gusti, anche i più raffinati, con un ottimo rapporto di proporzionalità tra rifiniture e costi. Il produttore, sempre attento alle esigenze del mercato, soddisfa con un’impeccabile assistenza post vendita. In questa cornice s’inserisce il sovrapposto BR110 calibro .410, una delle più recenti creazioni dell’azienda di Marcheno, in versione Small Action con bascula ridimensionata e dotata di rinforzi laterali, per ospitare i calibri 28 e .410.

Rizzini BR110 Small Action calibro .410

Entry level ma non troppo

Il sovrapposto da caccia BR110 Small Action è prodotto in versione light con bascula in lega leggera, dal peso complessivo di circa 2.400 grammi e dotato di rinforzo interno in titanio in prossimità delle sedi dei percussori. Quello in prova è la versione con bascula interamente realizzata in acciaio, che porta il fucile a un peso totale di circa 2.500 grammi. Entry level ma non troppo; pur costituendo la linea base tra le proposte Rizzini per la caccia, è un’arma degna di nota, con stile sobrio ma ben rifinita, mai spartana poiché impreziosita da quei piccoli accorgimenti che a uno sguardo d’insieme fanno la differenza. È un sovrapposto corredato di ogni accessorio possibile, dagli estrattori automatici al monogrillo selettivo per finire con le strozzature intercambiabili in serie completa da cinque pezzi. La chiusura è una tradizionale bresciana con tassello inferiore. Nella parte bassa del monoblocco sono ricavati due tenoni con una mortisa a profilo inclinato, dove andrà a inserirsi, in fase di chiusura, il tassello mosso dalla chiave di apertura del fucile. Il profilo inclinato del recesso realizzato alla base del monoblocco è necessario a recuperare autonomamente eventuali giochi che potrebbero crearsi con il tassello di chiusura, per ovvie ragioni d’usura del materiale negli anni. La chiave con perno integrale, inserita nella testa di bascula, è piena e presenta all’apice, da ambo i lati, una leggera zigrinatura. Nel dorso della bascula sono presenti le due mortise, dove alloggeranno, in fase di chiusura dell’arma, i tenoni ricavati dal pieno nel monoblocco. La bascula è brunita e satinata, interamente in acciaio 18NiCrMo5, indicato per i trattamenti termici di cementazione. Spiccano sui due fianchi i rinforzi laterali che rendono l’idea della robustezza senza appesantire la linea filante e delicata dell’intero sovrapposto. Il disegno dei rinforzi ha una linea inusuale per la Rizzini e offre un tocco di modernità e differenziazione del prodotto rispetto alle classiche geometrie. Su entrambi i fianchi spicca, inciso al laser e rimesso in color oro, il nome della casa costruttrice. Sul petto di bascula, differentemente, è inciso il nome del modello BR110 Small, sempre con la stessa tonalità dorata che ben risalta e si pone in evidenza nel contrasto con il fondo della bascula in nero satinato.

 

Il sapore della classicità

Le canne dell’arma in prova sono lunghe 71 centimetri (disponibili anche nelle lunghezze di 67 e 76 centimetri), dotate di strozzatori intercambiabili lunghi 41 millimetri, nichelati. Il sistema di accoppiamento delle canne è il classico monobloc con i tubi inseriti nel monoblocco di culatta insieme alle sedi e ai gambi degli estrattori automatici. Le canne, come consuetudine, sono cromate internamente garantendo una maggiore durata nel tempo. La bindella superiore è ventilata, zigrinata antiriflesso, con i generosi ponticelli ben in evidenza: il monoblocco dedicato al calibro 28, nel raccordarsi con i modesti tubi del calibro 410, fa sì che la bindella risulti più alta e maggiormente in evidenza. I bindellini laterali di giunzione sono pieni, correttamente accoppiati, e garantiscono che le rosate delle due canne si sovrappongano. L’acciaio utilizzato per le canne è di tipo 35cd4, materiale che la ditta utilizza anche per la realizzazione dei fucili appartenenti a categorie superiori. Le forature dei tubi oscillano tra 10,4 e 10,5 millimetri. All’apice, un fine mirino puntiforme in ottone è stato preferito alla fibra ottica, nel migliore stile inglese. Il monogrillo è meccanico, scelta più che opportuna della casa di Marcheno che, con questa soluzione tecnica, rende il fucile idoneo anche all’uso con cartucce silenziate o a bassa carica senza il bisogno del contraccolpo per riazionare la batteria come avviene nei sistemi a monogrillo inerziale. Il grilletto è brunito, come la guardia e gli altri particolari. Sulla codetta di bascula spicca la sicura sulla quale è posto il selettore delle canne: con la leva orientata verso la sinistra, si nota come indicatore un puntino rosso che rappresenta lo sparo di prima canna, ossia quella inferiore. Diversamente, spostando la leva verso destra gli indicatori rossi diventano due: sarà quindi la seconda canna a sparare per prima, quella superiore. Il cuore delle batterie è costituito dalle due molle a spirale, avvolte sulle rispettive aste di guida, che spingono i martelletti sui percussori garantendo un colpo deciso e ben centrato sugli inneschi. I legni sono in noce e denotano una gradevole venatura, evidenziata ancor più dalla tiratura a olio, rifinitura pregevole ma delicata nell’uso. La zigrinatura è di tipo tradizionale con passo medio, non eccessivamente sottile, che favorisce la presa in condizioni d’uso che potrebbero presentarsi gravose come la presenza della pioggia o utilizzo dei guanti. L’asta denota un raffinato becco d’anatra ben marcato: nella sua parte mediana è incassata la leva di sgancio per lo smontaggio dell’asta. La croce, in essa contenuta, è brunita e ben rifinita anche nelle parti non a vista. Dal giro di cerniera della croce sporge il puntone per la monta delle batterie. Il calcio è a pistola a coccia piatta. Le pieghe del calcio nel modello in prova sono di 37 millimetri al nasello e 56 al tallone, con lunghezza dal grilletto di 365 millimetri. Il calciolo è in bachelite, rigido e zigrinato per tutta la sua superficie, e crea un buon grip sugli abiti, comunque confortevole considerando le modestissime reazioni allo sparo.

Sul campo

Considerata la delicatezza del calibro in questione, si è preferito eseguire la prova in placca con munizioni di diverse nume razioni, al fine di meglio interpretarne i rendimenti nelle distribuzioni. Le cartucce selezionate, tra le tante offerte commerciali, sono entrambe a marchio Fiocchi: una è la Magnum Bior con carica da 19 grammi di piombo del numero 10, l’altra una F410, con la medesima carica di piombo di numerazione del 7½. Per il primo tiro, circa 476 pallini del numero 10, la placca è stata posta a una distanza di 20 metri con stozzatura da quattro stelle o improved cylinder e ha presentato un’apertura proporzionata al grado di strozzatura e in linea con la tipologia di munizione utilizzata, pensata per situazioni venatorie che vedano l’impiego del cane da ferma. Il secondo colpo, circa 236 pallini del numero 7½, è stato esploso alla distanza di 25 metri con strozzatore due stelle o improved modified, ed evidenzia un lusinghiero accentramento del piombo nel mezzo della rosata. Il BR110 ha offerto relazioni allo sparo tutt’altro che rilevanti e un’estrazione netta e decisa dei bossoli tipo 3 da 76 mm delle cartucce Fiocchi. Il calibro 36 magnum è sicuramente divertentissimo a caccia, molto sportivo ma senz’ombra di dubbio limitante. Razionalmente utilizzato, riserverà molte soddisfazioni e con le munizioni adeguate sarà risolutivo entro i 25 metri su quasi tutti i selvatici da penna. Per sperimentare questo nuovo approccio, a chi non abbia mai avuto modo di saggiarne le qualità la caccia alla quaglia potrebbe rappresentare un’ottima scuola. Anche prede di mole, come i colombacci, sono alla portata del .410; si consigliano sempre canne di lunghezza mai inferiore a 71 centimetri e strozzature massime. Non resta che provare.

LA SCHEDA

  • Produttore: Rizzini
  • Modello: BR 110 Small
  • Tipo: fucile a due canne lisce sovrapposte
  • Calibro: .410 – 36 Magnum
  • Lunghezza canne: 710 mm
  • Estrattori: automatici
  • Strozzatori: set di cinque strozzatori intercambiabili
  • Bindella: ventilata, zigrinata antiriflesso
  • Grilletto: monogrillo selettivo
  • Sicura: manuale
  • Calciatura: a pistola a coccia piatta
  • Finitura: bascula nera satinata, brunitura per canne, guardia e croce
  • Peso: 2.500 grammi acciaio, 2.400 grammi lega leggera
  • Prezzo: da 1.379,82 euro
  • Info: www.rizzini.it / 030 861163