Ricarica calibro 28: una dispersante da beccacce

Prepariamo un assetto che richiede un minimo di manualità, ma che consente di disporre di una cartuccia in calibro 28 idonea per insidiare la regina del bosco

dispersante calibro 28

Ci risiamo; nella nostra mente “perversa” non vogliamo frenare e porre limiti all’inventiva necessaria a creare assetti da beccacce “soltanto” nel calibro 12 o nel calibro 20. Come i lettori più affezionati potranno testimoniare, abbiamo esplorato anche l’universo (difficile) della ricarica dispersante pure nel calibro 28 e .410, trovando alcune soluzioni interessanti e avvincenti dal punto di vista della sfida balistica nei confronti della beccaccia.

Certo, lo sparare a un’arciera con un calibro piccolo significa avere un bel pelo sullo stomaco, una forza e una convinzione nelle proprie capacità che non deve difettare in caso delle prime inevitabili défaillance… però, volete mettere il vedere la preda beccuta che si accartoccia dopo aver sparato con uno “schizzetto” di fucile, come qualcuno ama definire i calibri 28 e .410?

Attenzione; se è vero che ci vuole maggiore precisione e concentrazione, è altrettanto vero che il potenziale balistico è di prim’ordine e nulla (o quasi) è impossibile da ottenere. Per questo motivo, abbiamo deciso di riproporre un assetto dispersante in calibro 28, nel quale il caricatore casalingo deve compiere un minimo di bricolage per sistemare il borraggio. Niente di complicato, comunque. Andiamo senza indugi ad analizzare la cartuccia.

La cartuccia

Utilizzeremo come di consueto la scatolina in cartone proporzionata al calibro che accoglierà le nostre cartucce; noi adoperiamo quelle della Siarm, che permettono di annotare tutti i dati di ricarica e la bancatura.

Il bossolo è un 28/70 della Cheddite, trasparente (ottimo per gli scopi successivi), con fondello ottonato tipo tre da 16 mm di altezza; riteniamo che un siffatto fondello sia più che adeguato alla classe di appartenenza della cartuccia e per l’impiego venatorio.

L’innesco è il Cheddite CX 1000, caratterizzato da corpo ottonato e vernice protettiva copri foro di vampa di colore nero.

Sul bossolo abbiamo poi sbizzarrito la nostra fantasia, apponendo una stampa di qualità (timbratrice manuale Sb-Mini della Omv con inchiostro Oxi Mark nero della ditta Rocchini); nello specifico non abbiamo voluto esagerare con la stampa, dato anche il poco spazio a disposizione. Solo una beccaccia in atteggiamento di posa statica sul terreno, la polvere che abbiamo impiegato (M92S) e la numerazione del piombo.

La polvere

Una delle cose piacevoli per i ricaricatori è proprio la possibilità di variare gli assetti, a cominciare dalla polvere. Nello specifico, il propellente utilizzato per questa cartuccia è la M92S (prodotta dalla Baschieri & Pellagri); la polvere (nitrocellulosa modificata) si presenta sotto forma di lamelle di colore verde scuro, delle dimensioni di 1,4×1,4 mm e 0,13 mm di spessore. La densità gravimetrica risulta di 560 g/L. La polvere M92S ben si adatta a diverse condizioni climatiche; la dose che noi abbiamo utilizzato nella cartuccia è di 1,16 grammi.

Borraggio e pallini

Il borraggio sembra complicato, ma non lo è. Si comincia con il tagliare tramite un cutter una borra Bior del calibro 28 di colore verde della Gualandi. In questo modo otteniamo la coppetta di tenuta gas, con anche una nota colorata che si intravede nel bossolo trasparente. Poi posizioniamo un feltro vegetale (Siarm) da 12 mm di altezza. Infine, per garantire un buon effetto dispersante allo sparo, ricaviamo il dispersore a croce da una borra dispersante Gualandi in calibro 12. E’ sufficiente prendere la borra, aprire le alette del contenitore e tagliare con il cutter il dispersore a croce alla base. Crediamo che due tagli con il cutter siano alla portata di tutti. E poi volete mettere la soddisfazione?

Per i pallini, niente di particolarmente complicato, dal momento che abbiamo individuato la dose corretta in 21 grammi di piombo nichelato del numero 9 (2,1 mm di diametro). Considerando lo sparo a breve distanza e la buona resa del pallino numero 9 su selvatici “teneri” come la beccaccia, ci sembra una soluzione praticabile. Unica concessione alla vanità, i pallini sono nichelati.

Chiusura e dati di Banco

La chiusura è una classica stellare a sei petali.

La cartuccia finita misura 60,78 mm di altezza, per un peso totale di 30,15 grammi (media di dieci distinte misurazioni). I dati di Banco (registrati con canna cilindrica da 70 mm) sono: V1 metri di 380 metri/sec; pressione 810 bar; tempo di canna di 2.740 μsec.

Solita raccomandazione ai naviganti, che non mancherà mai di essere ricordata: verificate sempre la vostra cartuccia presso un Banco di Prova ufficiale.

Rammentate che basta un lotto di polvere differente o una pressione maggiore in fase di chiusura per far variare, anche sensibilmente, i vostri dati.

Prove in placca

Le verifiche sulla rosata sono state fatte con l’utilizzo di un sovrapposto calibro 28 marca Rizzini, modello Baby S2000, munito di canne di 71 cm di lunghezza sparando a 12 e a 18 metri con lo strozzatore cilindrico (strozzatore Gemini).

Che cosa ci dice l’esame visivo delle rosate? Che, se non vi avessimo raccontato niente in precedenza, sarebbe difficile attribuire queste rosate a un calibro 28. Sia ai 12 che ai 18 metri i pallini si sono aperti correttamente e permettono un ingaggio del selvatico in uno spazio neppure troppo piccolo (se rapportato al calibro). A riprova di come il calibro 28 possa tranquillamente intercettare efficacemente la beccaccia senza timori reverenziali. Poi, come diciamo sempre, la differenza la fanno il manico e la testa del cacciatore!

Il risultato delle prove in placca ci ha reso felici per l’equilibrio della cartuccia allo sparo e per la sua efficacia balistica. Da provare per gli amanti del calibro che, oltre tutto, troveranno godurioso poter fare un minimo di bricolage. Molto buoni i dati di Banco.

La nostra ricetta

  • Bossolo: Cheddite calibro 28 trasparente con fondello ottonato tipo 3 (16 mm); altezza bossolo 70 mm
  • Innesco: Cheddite CX 1000
  • Polvere: M92S in dose di 1,16 grammi
  • Borra: coppetta otturatrice ricavata da borra Bior calibro 28 Gualandi + feltro vegetale Siarm da 12 mm + dispersore a croce ricavato da borra dispersante calibro 12 Gualandi
  • Pallini: 21 grammi di piombo nichelato numero 9 (2,1 mm di diametro)
  • Chiusura: stellare a sei pliche
  • Altezza cartuccia finita: 60,78 mm
  • Peso cartuccia finita: 30,15 grammi
  • Pressione: 810 bar
  • Velocità (V1): 380 metri/sec
  • Tempo di canna: 2.740 msec