Più di 33.000 a Caccia Village

Più di 33.000 a Caccia Village

Sono più di 33.000 gli accessi registrati a Caccia Village tra sabato (giorno del picco, 15.000) e lunedì.

È già il momento di pensare al 2026, inevitabile se si considerano i numeri dell’edizione appena conclusa, la numero tredici: sono più di 33.000, il 10% in più dell’anno scorso, le persone che hanno visitato Caccia Village, la principale fiera di caccia dell’Italia centro-meridionale (380 le aziende presenti); il picco si è registrato sabato, giornata in cui i tornelli hanno validato 15.000 accessi.

Per Andrea Castellani, il patron di Caccia Village, «questi numeri portano con sé un impatto positivo sul territorio e sull’economia locale»; gli organizzatori segnalano inoltre «un ottimo riscontro» per l’Extreme shooting village e per il Cinghiale Day, un utilizzo intenso delle linee di tiro, apprezzamento elevato per gli spettacoli di Raniero Testa e Davide de Carolis.

Tra i 33.000 passati da Bastia Umbra c’era anche Francesco Lollobrigida, il ministro dell’Agricoltura, che ha visitato i padiglioni e incontrato i rappresentanti delle associazioni venatorie: a Massimo Buconi, presidente nazionale della Federcaccia, ha annunciato che il governo Meloni intende riformare la legge nazionale sulla caccia, la 157/92, entro l’inizio della prossima stagione venatoria.

«Il governo ha già ottenuto risultati concreti» ha detto Lollobrigida: «il ripristino del Comitato faunistico-venatorio, la gestione del problema rappresentato dai grandi carnivori; continueremo a lavorare con serietà e rispetto per garantire equilibrio tra ambiente, agricoltura e attività venatoria».

Andrea Castellani si è detto «soddisfatto e orgoglioso» della presenza di Lollobrigida per il terzo anno di fila; «il supporto delle istituzioni ci spinge a far crescere la manifestazione e offrire nuovi contenuti e occasioni di incontro e di dialogo per il mondo venatorio e quello agricolo».

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