Non impugnato il calendario venatorio della Sicilia

Non impugnato il calendario venatorio della Sicilia: coniglio selvatico
© Wirestock Creators / shutterstock

Liberi cacciatori siciliani, Anca, Italcaccia, Anuu, Sicilia nostra e Arcicaccia fanno sapere che le associazioni ambientaliste non hanno presentato ricorso contro il calendario venatorio della Sicilia 2025/2026.

Chi caccia in Sicilia non si ricordava più che sensazione fosse: da più d’un decennio le associazioni ambientaliste impugnavano regolarmente il calendario venatorio regionale, ipotesi scongiurata se si sta alla nota congiunta di Liberi cacciatori siciliani, Anca, Italcaccia, Anuu migratoristi e Sicilia nostra e a quella dell’Arcicaccia.

La legge di bilancio 2025 ha infatti ridotto a trenta giorni il tempo per contestare il calendario, e ha reso «parti necessarie del giudizio» le associazioni venatorie riconosciute, che dunque in caso di ricorso avrebbero ricevuto una notifica del tribunale.

Per l’Arcicaccia finalmente «i cacciatori siciliani possono pianificare la stagione venatoria con la certezza di non incorrere in sospensioni o variazioni improvvise»; oltre che della novità normativa, è merito di un provvedimento «equilibrato, approfondito e fondato su motivazioni solide dal punto di vista sia scientifico sia giuridico».

Non ovunque la situazione è la stessa: l’Arcicaccia fa sapere che altrove Liguria, Marche, Emilia Romagna») i calendari venatori sono già stati oggetto d’impugnazione.

Non perdere le ultime notizie di caccia e i test di ottichearmi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine.