La caccia al cinghiale secondo Leica

Una battuta al cinghiale, in Umbria, per mettere alla prova il punto rosso Leica Tempus Asph. Si è svolta a metà novembre non lontano da Città di Castello, su invito di Forest Italia, che del marchio tedesco è importatore e distributore unico sul territorio nazionale

Caccia al cinghiale

Una giornata di caccia al cinghiale, in Umbria, si è rivelata l’occasione perfetta per provare l’ultimo nato di casa Leica, il punto rosso Tempus Asph. che, nei pochi mesi che sono intercorsi dal suo lancio, ha superato le più rosee aspettative commerciali dell’importatore. È una novità assoluta per il marchio del bollino rosso, che prima d’ora mai si era confrontato con un punto rosso d’impostazione tradizionale. Nato per l’impiego in battuta, il Tempus si affianca all’altro prodotto che l’azienda di Wetzlar – ora dislocata a Solms – ha dedicato al cinghiale, il cannocchiale Magnus 1-6,3x24i già da tempo sul mercato e detentore di un record ancora imbattuto: quello dell’angolo di campo di 44 metri a 100 metri. Da record anche la pupilla d’uscita, che, con i suoi 12,1 mm all’ingrandimento minimo, è un elemento che favorisce l’imbracciata istintiva e l’acquisizione rapida del bersaglio. Due caratteristiche che permettono a Leica di definire il proprio approccio all’ottica venatoria come “campo visivo totale”.

Caccia al cinghiale secondo Leica
L’evento di Leica si è tenuto nei dintorni di Città di Castello, tra il poligono di Lugnano, l’agriturismo Borgo Monte Cedrone e l’azienda Fraccano

Di storia e di cinghiali

Leica è un’azienda con un blasone importante nel campo dell’ottica e ha appena festeggiato i 111 anni di attività. L’azienda si è dedicata al settore dell’ottica sportiva – con questo intendendo quello a destinazione venatoria – solo in anni recenti e, in un lasso di tempo estremamente breve, è riuscita a coprire tutto lo spettro di possibili destinazioni delle ottiche da caccia. Tanto da collocarsi nell’Olimpo delle ottiche universalmente considerate “premium”. Con prodotti di qualità adeguati al blasone di cui si è scritto e di prezzo coerente. Elevato. Oggi il suo assortimento include 10 tipologie di binotelemetri, 2 telemetri, un monoculare, 20 binocoli, 4 lunghi e 14 cannocchiali da puntamento, suddivisi tra le famiglie Magnus (in allestimento illuminato e non illuminato), Visus ed ER5. Il Tempus Asph. va a collocarsi in una nicchia non ancora presidiata da Leica ma che si presenta ben affollata: quella dei punti rossi tipo head-up, i più pratici da utilizzare ed economici, per intenderci. Dalla sua presentazione a fine anno Forest Italia, che di Leica è il distributore nazionale, ne ha già piazzati oltre 400, un numero che la pone in concorrenza diretta con prodotti già apprezzati. Andando a contribuire in maniera sensibile alla grande performance di mercato del marchio, che in Italia ha triplicato il proprio fatturato dal 2012, quando il mercato globale ha visto invece “solo” un raddoppio della quota di mercato. Se il Tempus ha goduto di tanto credito sin dal suo lancio lo si deve, certo, al prestigio del marchio, ma anche e soprattutto alle entusiastiche impressioni che ne hanno ricavato i primi utilizzatori. E, si sa, in questi casi il passaparola è il marketing più efficace.

Caccia al cinghiale secondo Leica
Francesco Corrà, al centro, con i partner dell’evento. Da sinistra: Andrea Contessa, fornitore degli attacchi, Fernando Perillo e Giuseppe De Pasquale di Hasler Bullets, e Alessandro Bruschetti, titolare dell’Armeria Bruschetti, che ha organizzato l’evento in partnership con Forest Italia

Leica ma non solo

In occasione dell’invito che è stato rivolto alla stampa nazionale, abbiamo avuto modo di provare il Tempus in battuta, abbinandolo ai prodotti presentati dai due co-sponsor di Leica. In primis gli attacchi proposti da Contessa che, tra adattatori per la sua base a sgancio rapido e attacchi fissi, ha già a catalogo tre interfacce per collegare il punto rosso ai diversi sistemi d’arma. Abbiamo optato per l’attacco da abbinare alla base a sgancio rapido già montata sulla Helix. Secondo co-sponsor dell’evento è stato Halser Bullet, il produttore – italiano – che negli ultimi anni si è costruito una reputazione granitica nel settore balistico grazie alle palle in rame Hunting a frammentazione e Ariete a espansione. Disponibili fino a ieri come componenti, sono oggi commercializzate anche nei nuovi caricamenti a marchio Hasler. L’ultima novità della gamma è rappresentata dalle Ariete Round Nose, per ora disponibili nei due soli calibri .30-06 S e .308 W. Il tip, in polimero come tradizione Hasler, è in questo caso arrotondato per ottimizzare l’utilizzo della cartuccia in armi semiautomatiche e la traiettoria in macchia, nello sporco. La palla RN garantisce inoltre un’espansione più rapida alle brevi distanze senza produrre variazioni alla velocità del proiettile e presenta un anello di taglio lungo tutta la circonferenza; così da produrre un foro d’entrata più marcato, quasi fosse fustellato, favorendo l’emorragia e la tracciatura di un eventuale animale ferito. È da notare come il munizionamento Hasler sia in puro rame lavorato per tornitura, con tanto di certificazione che garantisce la tracciabilità del prodotto, quindi utilizzabile in contesti particolari quali i parchi che consentono abbattimenti mirati di specie oggetto di tutela o di forte impatto (il cinghiale, appunto).

Caccia la cinghiale secondo Leica
Il Tempus sulla Merkel RX.Helix di Matteo Brogi. In questo caso è stato scelto un attacco a sgancio rapido

Caccia al cinghiale secondo Leica

A caccia

Nel corso della battuta il binomio Tempus / Contessa ha lavorato in maniera egregia, garantendo la necessaria stabilità e il mantenimento dell’azzeramento anche a seguito di ripetuti sganci del punto rosso. Efficace come da attese il munizionamento Hasler, che anche nella nuova versione pensata per la battuta ha saputo dimostrare effetti terminali che nulla hanno da invidiare al munizionamento tradizionale e ai senza- piombo concorrenti. Del Tempus si può dire molto. Prima di effettuare il primo test per Cinghiale che Passione, uscito sul numero di giugno-luglio 2018, avevamo sottovalutato le doti di questo strumento, pensando che fosse solo l’ennesima interpretazione di un tema già trattato efficacemente da altri. Alla prova pratica, la scorsa primavera, ci eravamo però dovuti ricredere, individuando nel Tempus delle caratteristiche che portano la competizione tra i punti rossi su tutto un altro livello. La sua definizione ottica e l’assenza di aberrazioni rendono il traguardare attraverso la sua finestra un’esperienza del tutto nuova. Questo test umbro ha rappresentato una piacevole conferma, la certezza che il Tempus ha qualità che trascendono dall’architettura che gli è propria e dal suo prezzo.

Leica Tempus Asph.

Del Tempus Asph. non può non colpire la lente, di dimensione leggermente superiore a quella di molti prodotti concorrenti. È di tipo asferico, una tipologia ideata al fine di eliminare l’aberrazione sferica e altre aberrazioni ottiche cui sono soggette le lenti semplici cui si deve la responsabilità di restituire immagini deformate. Negli obiettivi fotografici, cui Leica deve tanto della sua fama, una singola lente asferica può sostituirne molte che andrebbero a comporre un sistema ottico più complesso. Nella visione, negli occhiali da vista, le lenti asferiche consentono di utilizzare lenti più sottili. Nei cannocchiali, a essere premiata è la restituzione dell’immagine osservata, molto più realistica. Nei punti rossi a esaltarsi è la nitidezza della visione e l’istintività dell’acquisizione, fattori determinanti nella caccia in braccata.

Oltre alla qualità ottica

Il punto rosso si dimostra estremamente nitido ed è disponibile in due diametri differenti: 2 Moa come nello strumento in test e 3,5 Moa cui corrispondono, rispettivamente, una copertura pari a 5,8 e 10 centimetri a 100 metri. La regolazione del punto d’impatto si realizza mediante due registri disposti sullo chassis del dispositivo in un range di 100 Moa sia in alzo che in deriva. A ogni click corrisponde uno spostamento di 1,1 Moa. Un fermo a vite permette di bloccare i due registri di regolazione al termine dell’azzeramento. Il circuito elettronico è alimentato da una batteria da 3V tipo CR2032 contenuta in un cassettino tropicalizzato; il software installato prevede lo spegnimento del circuito dopo quattro ore dall’ultima operazione. Dodici i livelli di regolazione dell’intensità del punto, impostabili mediante ripetute pressioni sui comandi. Molto accurata la lavorazione del telaio, che è realizzato in alluminio per asportazione di materiale. Così come è accurata la produzione delle lenti, effettuata per levigatura e non per stampaggio. Il Tempus è un punto rosso raffinato, sicuramente più costoso della maggior parte degli strumenti che popolano il segmento. I contenuti tecnologici e l’eccellenza ottica che lo contraddistinguono giustificano ampiamente però il maggiore costo: 565 euro nella versione di base, 620 euro con attacco fisso Contessa per slitta picatinny / weaver

LA SCHEDA

  • Produttore: Leica
  • Modello: Tempus Asph.
  • Ingrandimento: 1x
  • Dimensione obiettivo: 21×25 mm
  • Diametro punto rosso: 2 Moa
  • Regolazioni: 1,1 Moa per click
  • Illuminazione: 12 livelli
  • Alimentazione: batteria 3V CR2032
  • Autonomia: 250 ore
  • Peso: 40 g
  • Lunghezza: 53,5 mm
  • Prezzo: 565 euro
  • Info: www.forestitalia.com / 045 8778772