Cosmi rigato: il test in anteprima

cosmi rigato il test in anteprima
© Matteo Brogi

Per la battuta, ma con distinzione: il Cosmi rigato è una carabina a lungo rinculo che conserva le caratteristiche caratterizzanti il classico semiautomatico a canna liscia ideato all’inizio del Novecento. Arricchendolo di calibri e caratteristiche che permettono di ipotizzarne destinazioni molto differenti. Comunque per il cinghiale.

La notizia che riguardava il Cosmi rigato era nell’aria e, già all’ultima edizione di Hit, allo stand Cosmi si era intravisto qualcosa. Ancora non era un prototipo ma aveva tutta l’aria di un sogno che sarebbe presto diventato realtà. Lo diceva già Rodolfo Cosmi, fondatore dell’azienda: “prima si fa un sogno, poi ci si sveglia e si studia come realizzarlo”. Gli ultimi mesi sono serviti proprio a questo, a concretizzare l’idea, a trasformarla in legno e acciaio, a tramutare l’intuizione in un’arma che costituirà il desiderio di tanti appassionati, o perlomeno di quelli per cui funzione e ricerca estetica vanno a braccetto. Dopo aver provato in anteprima il prototipo, posso dire che il semiautomatico Cosmi è stato effettivamente declinato in una inedita versione a canna rigata.

Cosmi rigato: dal sogno alla realtà

Mi ha accompagnato nella scoperta di questa novità il proprietario dell’azienda, Luca Gaeti, che nel corso del 2018 è entrato nella compagine societaria portando energie fresche e accompagnando Rodolfo II – per distinguerlo dal fondatore, di cui è nipote – in un processo di ammodernamento. Potendo confidare sull’entusiasmo del nuovo arrivato, la Cosmi si è potuta finalmente dedicare al sogno nel cassetto.

Ci incontriamo a La Canonica, un’Azienda agri-turistico venatoria gestita da Salvatore Leanza di Caccia Toscana, a Certaldo, non lontano da Firenze. L’occasione è di quelle che non si possono rifiutare. Si proveranno sia la nuova doppietta – originariamente presentata nel 1920 e oggi a catalogo in una riedizione molto raffinata – sia il rigato. Mattina a fagiani, con la doppietta nelle mani del nostro Simone Bertini e un semiautomatico in calibro 20 nelle mie, pomeriggio alla cerca di un cinghiale con la responsabilità dell’unico esemplare Cosmi rigato disponibile tra le mani.

Cosmi, tutto nasce dall’acciaio

La meccanica del Cosmi si avvale di un sistema a canna basculante con funzionamento a lungo rinculo. La carcassa è composta da due parti, inferiormente la bascula, superiormente la corazza/castello, unite mediante un chiavistello comandato dalla chiave di apertura che agisce su un rampone centrale. Altri due ramponi laterali, presenti ai lati posteriori della parte superiore della corazza, vanno a insinuarsi in altrettante nicchie perfezionando la chiusura del fucile. Per smontare l’arma è sufficiente togliere l’astina e il complesso si separerà come fosse un comune basculante sovrapposto. La corazza porta l’otturatore che dispone di una leva, nella sua faccia inferiore, che ne permette l’apertura quando sia in posizione di chiusura.

Nella bascula è disposto il meccanismo di scatto, il cane e il serbatoio tubolare da sette colpi. Un sistema a pulsante ne limita la capienza ai colpi previsti dalla normativa venatoria. Tutte le componenti meccaniche, circa 100 pezzi, sono tra loro assemblate a incastro senza l’impiego di viti. L’arma può così essere trasportata in posizione di apertura, addirittura con l’otturatore aperto (lo si tiene però generalmente chiuso con la cartuccia già camerata) e il cane disarmato. Non manca una sicura sulla coda di bascula che va a bloccare il meccanismo di scatto. Straordinariamente ben rifinite sono le componenti meccaniche, tutte realizzate in acciaio o in titanio (modelli Titanio e Superleggero, per ora limitati alla canna liscia).

Dal liscio al Cosmi rigato

Lo sviluppo del Cosmi rigato ha imposto alcune modifiche. Anzitutto si è scelto di partire dalla bascula del 28, quella dimensionalmente più adatta a ospitare i calibri da carabina. La presenza del serbatoio tubolare ha imposto la scelta di calibri lever action. È infatti più facile evitare accensioni indesiderate come conseguenza del rinculo dell’arma o di urti particolarmente violenti. La corazza risulta essere rinforzata anche se l’esperienza e tutti gli stress test cui l’arma di prova è stata sottoposta hanno indicato che le quote originariamente prescelte siano addirittura eccessive. Il tutto è realizzato in acciaio di massima qualità con finiture a scelta del cacciatore. In mancanza di incisioni, è comunque prevedibile che venga rispettata la livrea bicolore che affianca alla brunitura superfici trattate a specchio. Rinforzato è anche l’otturatore, che deve resistere a pressioni superiori.

Mentre la canna dei semiautomatici a pallini è ricavata con metodo di foratura tradizionale tramite tornitura dal pieno di metallo, con l’occhione integrale fresato direttamente sulla canna, sul Cosmi rigato si è dovuto ricorrere a una canna di produzione esterna (Krieger) e l’occhione è pertanto saldato. La canna del prototipo porta un freno di bocca ed è priva di mire metalliche. Nella versione definitiva del Cosmi rigato saranno invece presenti un mirino e una tacca a fogliette abbattibili.

Cosmi rigato: il prototipo

Tra le differenze va anche segnalata la bindella – fresata direttamente sulla corazza – che porta attacchi a pivot Eaw. Anche questa è una scelta che potrebbe rivelarsi non definitiva. Quel che è certo è che la canna subirà un trattamento differente dalla brunitura del prototipo: l’acciaio Krieger non si è mostrato infatti ideale per la brunitura tradizionale. La molla per lo smaltimento del rinculo e il successivo ritorno in batteria dell’otturatore è posta sotto all’asta poggiamano. È inoltre coadiuvata da un elemento elastico che funge da ammortizzatore di rinculo annullando l’effetto frusta tipico dei semiauto.

I calci dei fucili Cosmi sono di radica di noce caucasica, finiti a mano con lucidatura a tampone e personalizzabili secondo le misure dell’acquirente (lunghezza, piega, vantaggio e forma). Presentano inoltre una zigrinatura fine a intagli longitudinali su impugnatura e asta. Customizzabili sono anche le eventuali incisioni e le finiture superficiali.

Al momento è previsto il lancio della sola versione acciaio ma è prevedibile che i prossimi anni vedranno la presentazione delle versioni Titanio (che nella canna liscia permette un risparmio del 10% della massa) e Superleggero. Qua bascula, corazza e componenti sono in titanio grado 5, metallo che consente il risparmio di circa 700 grammi sul peso complessivo. Così come le varianti del Cosmi Rigato con finitura Extra Deluxe e Prestige.

A caccia con il Cosmi rigato

Prima dell’uscita a caccia non è mancata una sessione di azzeramento in poligono che ha dato inizialmente risultati incoerenti. Il test è stato realizzato utilizzando munizionamento ricaricato, quello che in Cosmi si sta usando per mettere alla prova il funzionamento della ripetizione con cariche differenti. In termini di rosata si sono dunque ottenuti risultati molto buoni con una cartuccia caricata con palla Hornady Monoflex da 250 grani e 43,5 grani di polvere Vihtavuori N120. Il proiettile è uscito perfettamente stabilizzato con una V0 di 594 metri al secondo che corrisponde a 2.800 Joule.

Il medesimo caricamento commerciale di casa Hornady produce una velocità di 617 m/s per 3.086 Joule. A 50 metri la rosata del Cosmi Rigato è stata soddisfacente ma sarà sicuramente migliore con la produzione di serie e con il rodaggio, con conseguente ramatura della canna. Altre cariche che abbiamo avuto la possibilità di testare hanno fornito una certa dispersione verticale.

Allo sparo il Cosmi rigato ha dimostrato di essere estremamente godibile. Il funzionamento risulta affidabile, la sicurezza è al top grazie alle intrinseche caratteristiche dell’architettura dell’arma, il rinculo è morbido e contenuto, al punto di facilitare la ripetizione del colpo anche da parte di chi è piuttosto abituato al tiro ponderato. Il brandeggio, in particolare, è superlativo. La distribuzione dei pesi avvantaggia il puntamento del Cosmi rigato e annulla virtualmente ogni inerzia dell’arma nelle fasi più concitate dell’azione venatoria.

Cosmi rigato: le giuste premesse

Certo, quello che ho avuto tra le mani è un prototipo del Cosmi rigato che sarà disponibile nella seconda metà dell’anno. Ma le premesse perché replichi quel successo del capostipite a canna liscia e conservi quell’aura aristocratica che circonda la produzione di casa Cosmi ci sono tutte.

Cosmi rigato: la scheda tecnica

Produttore: Cosmi
Modello: Automatico Rigato
Tipo: carabina semiautomatica a lungo rinculo
Calibro: .45-70 Government
Lunghezza canna: 520 mm
Lunghezza totale: 1.090 mm
Organi di mira: assenti
Caricatore: tubolare da 8 colpi
Sicure: cane ad armamento manuale, sicura manuale allo scatto
Materiali: acciaio, legno di noce
Finiture: brunitura, calcio a olio
Peso: 3.800 g
Prezzo: da definire
Sito produttore: www.cosmi.net

Cosmi rigato: il test in anteprima

rosata ottenuta da matteo brogi col prototipo cosmi rigato
© Matteo Brogi

Matricola arma: 9600
Ottica impiegata: Leica Magnus 1-6,3x24i

Condizioni del test

Meteo: nuvoloso, pioggia
Altitudine: 100 m slm
Pressione atmosferica: 1.006 hPa
Temperatura: 14°
Umidità relativa: 74%

Munizione 1

Produttore: ricarica
Palla: Hornady MonoFlex, 250 gr
V0 rilevata1: 594 m/s
E0 effettiva: 2.803 J
Deviazione standard2: 13,07
Rosata3: 29 mm

Note

1 La velocità media è stata ricavata da 10 letture effettuate con cronografo Steinert SuperChrono posizionato a 3 metri dalla volata.
2 La deviazione standard è un indice di dispersione, cioè una misura indicativa di quanto i valori individuali possano differire dalla media.
3 La rosata è calcolata misurando i centri dei due colpi più lontani sparando a 100 metri in appoggio su rest Champion Premium Shooting Rest.
Il test è stato effettuato in data 28 novembre 2019 presso l’Azienda Atv La Canonica di Certaldo (FI).