Caccia alla migratoria, le proposte dell’Arcicaccia

Caccia alla migratoria: tordo sassello
© Giedriius / shutterstock

Dopo l’aggiornamento dei key concept, l’Arcicaccia chiede alle istituzioni italiane ed europee di ridefinire il perimetro della caccia alla migratoria.

Valutare quando davvero impatti il prelievo sulla dinamica di ogni specie, prendere atto che la caccia a gennaio incide minimamente sul carniere totale: le istituzioni italiane ed europee devono ridefinire il perimetro della caccia alla migratoria su questa doppia base. È la posizione dell’Arcicaccia che a qualche giorno di distanza commenta così l’aggiornamento dei key concept.

Nel frattempo le associazioni venatorie devono continuare a far pressione sulla politica perché riduca le differenze (“non solo sui tempi”) tra i vari Paesi europei. Per l’Arcicaccia infatti il vero problema è l’assenza della politica dal processo decisionale; le scelte sono demandate agli uffici tecnici che tendono a semplificare un contesto complesso. “Cominciamo ad attrezzarci” chiude l’Arcicaccia “per salvare [la stagione venatoria] fino al 31 gennaio”.

Per l’Arcicaccia sono giorni intensi, quantomeno a livello comunicativo. Nell’ultima settimana da quelle parti sono infatti giunti molti solleciti per la costruzione di una nuova associazione unica dei cacciatori.

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