Beretta 695 calibro 12, l’efficacia del lusso

Beretta 695

Pur rimanendo nel solco della tradizione, il sovrapposto Beretta 695 incorpora le ultime tecnologie del settore e della famosa Casa valtrumplina. Lo abbiamo provato con soddisfazione.

Se si guarda il 695, lo si identifica a colpo d’occhio con un fucile sovrapposto Beretta. Ma aggiunge a un’estetica consolidata, almeno nelle forme generiche, una serie di accorgimenti moderni che lo rendono attuale e desiderabile. Si potrebbe dire che il 695 riprende l’esperienza e l’affidabilità tecnica dei modelli 686 e 687, utilizzando però la piattaforma della serie 692. Esaminando il fucile da vicino, si nota come la bascula in acciaio sia ancora quella snella e filante che siamo abituati a conoscere. È finemente decorata con incisioni profonde eseguite a laser in stile Deep scroll, simile ai lussuosi modelli Dt11L e Dt11 Eell. Sui fianchi di bascula l’incisione è floreale di tipo rinascimentale; sul petto di bascula si notano il logo aziendale e un cartiglio con il nome identificativo del modello. Nella fossetta che accoglie la parte metallica della croce dell’astina all’apertura del basculante compare la scritta “Made in Italy”. I perni cerniera sono anch’essi incisi con il medesimo stilema; le incisioni sono eseguite con un laser a cinque assi. Lateralmente, una pipa di rinforzo assume funzioni estetiche grazie alle linee sinuose, con i bordini lasciati in acciaio lucidato a contrasto cromatico con l’incisione. Le spalline trapezoidali, che assolvono parte della chiusura dell’arma, sono mantenute brunite e hanno andamento curvilineo. Sui fianchi di bascula, nella parte alta, in corrispondenza delle suddette spalline, compare la scritta “Beretta”. Si riscontrano un’incisione anche sulla chiave di apertura e una zigrinatura sulla parte sinistra della palmetta, quella azionata dal pollice della mano destra per l’apertura. Il lato destro della palmetta rimane liscio e la forma della chiave appare gradevole. Esemplare per forma e funzionalità il cursore della sicura, con incorporato il comando per l’inversione della catena di scatto. Il tutto è razionalmente dimensionato e posizionato sulla codetta di bascula con una manovrabilità eccellente; inoltre a colpo d’occhio il cacciatore può verificare qual sia la canna che spara per prima, grazie alla presenza di uno o due pallini rossi. Molto buona l’incassatura, in tutte le parti visibili. Il ponticello è un ovale classico e molto ampio, sì da consentire un agevole utilizzo invernale da parte di un cacciatore che indossa i guanti. Il monogrilletto selettivo, finito bianco, offre una curvatura e una superficie di appoggio ottimali alla falange dell’indice che lo aziona. La zona attorno al ponticello è stata opportunamente lasciata liscia e tirata lucida, mentre soltanto la faccia ventrale del ponticello evidenzia un fregio decorativo. A volere essere pignoli, si potrebbe aggiungere che la tipologia e la classe del fucile meriterebbero una guardia lunga.

Niente esclude la personalizzazione

Molto ben fatta la calciatura in legno di noce di grado 3 (attribuzione aziendale), nella versione per destri e per mancini, con finitura Base trasparente stracciata. Questa definizione indica una metodica sviluppata in Beretta che prevede una lucidatura finale a base di olio siliconico eseguita con uno straccio, manualmente, per conferire un’ulteriore resistenza all’acqua e agli agenti atmosferici grazie alle proprietà idrorepellenti del silicone. L’esemplare in prova esibiva un legno di pregio, perfettamente compatibile con la classificazione aziendale. L’impugnatura è a pistola di foggia abbastanza aperta, sì da permettere un’imbracciata salda anche da parte di differenti categorie di cacciatori; lo zigrino è laserato a passo fine e presenta una forma classica, in cui il grip è assicurato senza essere fastidioso per il palmo delle mani. L’astina, disponibile sia nella versione tonda o in quella a becco, ancora più vezzosa, è realizzata sempre con un noce grado 3 e presenta lo stesso zigrino. Il calcio è inoltre predisposto per allocare al suo interno una serie di pesi, per coloro che volessero ricercare un bilanciamento estremo e totalmente personalizzato. Da rimarcare, infine, che sul calcio è presente uno scudetto in argento incastonato, sul quale è possibile incidere le proprie iniziali, per customizzare ulteriormente l’arma. Lo sgancio è affidato a un elegante auget che permette al dito di entrare senza problemi nell’apposito incavo. Migliorabile la finitura lignea della parte – il legno cresceva un po’ troppo -, probabilmente perché eravamo in presenza di un esemplare di pre-serie. Migliorabile anche la finitura della parte lignea interna dell’astina, lasciata un po’ al grezzo. Il calciolo è in legno di noce tirato a filo con il profilo del calcio. A nostro avviso è molto ben fatto, anche se sull’esemplare in dotazione per la prova avevamo montato l’immancabile (e apprezzato) calciolo Micro Core da 20 millimetro che ha subìto un trattamento in grado di renderlo olio resistente ed impermeabile. Diciamo che la nostra scelta ricade sul calciolo in legno per l’estetica e sul calciolo in Micro Core per la funzionalità venatoria, specialmente con le cartucce più robuste. Le misure di fabbrica per il Beretta 695 sono 368 di Lop, con calciolo da 12 millimetri, e piega di 35/55 o 38/60. Bella la doppia poppetta che da sempre si identifica con i fucili di lusso; nella prova pratica si registra soltanto qualche saltuario riflesso in particolari condizioni di luce, ma la linea di mira è istintiva.

Gusto classico

La chiusura del sovrapposto 695 è tipica Beretta, con spalline e orecchioni; nella bascula a culla trova posto il monobloc di culatta, inciso a bastoncino. Le classiche spalline trapezoidali, che poi in realtà hanno un andamento curvilineo per aumentare la superficie di contatto, sono coadiuvate dalle due spine tronco-coniche a recupero automatico del gioco che originano dalla culatta e si impegnano nelle rispettive mortise presenti nelle spalline stesse a lato della canna superiore (seconda canna). Il tutto ha un sapore classico, immutabile perché nato bene e in grado di accontentare generazioni di cacciatori con la sua semplicità che si associa a forme snelle e filanti. Le molle dei cani sono elicoidali, l’espulsione è automatica; il 695 sfrutta un sistema di estrazione stato recentemente introdotto in gamma con il 690 da tiro e caratterizzato da una resistenza all’usura molto marcata. Il dispositivo ha una pasticca di fermo e deriva dall’estrattore dell’So 10, fucile al top della produzione Beretta. Le canne, ottenute da acciaio trilegato trattato con tecnologia Steelium (foratura profonda, martellatura a freddo e distensione sotto vuoto), sono di elevato livello qualitativo: le Optima Bore Hp, forate in anima a 18,6 millimetri, sono abbinate agli strozzatori Optima Choke Hp. Ne sono forniti cinque, utilizzabili anche con munizioni in acciaio eccezion fatta per il due e una stella; in alternativa, le canne possono essere richieste con strozzature fisse, con la classica accoppiata (quattro / tre stelle). La lunghezza dei tubi può essere di 66, 71 (esemplare in prova) o 76 centimetri. Sul fucile del test, il peso delle canne si attesta a 1,420 kg. Non manca la prova del giglio, per lo sparo di munizioni alternative al piombo laddove vi sia il divieto di utilizzo delle cartucce convenzionali. Dispiace un poco assistere alla solita chiave per gli strozzatori, economica e che non si armonizza con un fucile che vuole essere il primo passo nel mondo del lusso. I bindellini laterali sono pieni, mentre la bindella superiore presenta misure di 6×6 mm, tipicamente da caccia; è ventilata e rabescata antiriflesso e termina con un mirino sferico in alpacca. Il peso complessivo dell’arma (canne di 71 centimetri) si attesta sui 3,35 kg circa – dipende ovviamente dalla densità dei legni – e qualche cosa in più per le canne di lunghezza maggiore. Quello che sorprende non è quindi un peso piuma, ma la sensazione di un bilanciamento ottimale, merito certamente della bascula più larga del solito e della croce in alluminio anziché in acciaio. Chi volesse risparmiare del peso, può scendere a 3,25 kg con legni a bassa densità e canne di 66 centimetri di lunghezza, oppure attingere al 695 in calibro 20.

 Senza timore

La prova sul campo, svoltasi a Lonato (Desenzano sul Garda, Bs) presso l’impianto Concaverde, permette di definire il 695 un fucile Beretta a tutti gli effetti. Chi proviene da un’arma della Casa non avrà difficoltà alcuna a pensare di sparare e apprezzerà immediatamente le migliorie descritte. Chi proviene da altri fucili non potrà non constatare come il 695 sia un’arma facile e piacevole da guardare; la cameratura da 76 mm (magnum) permette di sparare tutto quello che si vuole e su ogni selvatico.

L’arma viene a casa dietro corresponsione di un assegno di 4.499 euro. È un prezzo accettabile per il 695? Be’, sicuramente non siamo in presenza di un fucile entry-level, specialmente per quanto riguarda il settore caccia (ci sono versioni più economiche nella stessa gamma Beretta), ma è indubbio che il 695 sia un bel fucile che ha provato a fare una summa dell’esperienza precedente dei soprapposti per offrire un prodotto lussuoso e assolutamente funzionale sul campo. Chi ha la possibilità, magari approfittando di campagne promozionali sempre in agguato, non esiti e si avvicini al mondo dei sovrapposti Beretta senza timore. Il 695 viene consegnato in un’elegante valigetta in Abs idonea al trasporto aereo e munita di serrature a combinazione; il colore è il marrone, anche per il rivestimento in velluto interno. Sono fornite le magliette porta cinghia e per fortuna la scelta se montarle o meno è stata demandata all’acquirente; non mancano neppure il classico flacone di olio Beretta, il libretto di uso e manutenzione, la garanzia e le foderine per il complesso canne – astina e calcio – bascula, più gli strozzatori e la chiave in apposita scatolina plastica.

SCHEDA TECNICA

  • Produttore: Beretta
  • Modello: 695
  • Tipo: sovrapposto da caccia
  • Chiusura: con spalline trapezoidali sostituibili e spine tronco coniche a recupero del gioco
  • Calibro: 12 (disponibile anche in calibro 20)
  • Lunghezza canne: 670, 710, 760 mm
  • Estrattori: automatici
  • Strozzatori: 5 Optima Choke Hp intercambiabili oppure strozzature fisse quattro / tre stelle
  • Bindella: ventilata e rabescata antiriflesso da 6×6 mm
  • Grilletto: monogrilletto selettivo color acciaio
  • Sicura: cursore a slitta sulla codetta di bascula
  • Calciatura: a pistola in noce selezionato di grado 3 con finitura Bts
  • Finitura: incisione floreale di tipo rinascimentale con tecnologia laser a cinque assi
  • Peso: 3,35 kg con canne da 710 mm
  • Prezzo: 4.499 euro
  • www.beretta.com / 030 83411