Arcicaccia: il 31 gennaio torni la data di chiusura della caccia

Arcicaccia: il 31 gennaio torni la data di chiusura della caccia - beccaccia tra le foglie
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L’Arcicaccia chiede di tornare alla lettura originaria della legge 157/92, e di fissare al 31 gennaio la data di chiusura della caccia.

L’articolo 18 della legge 157/92 fissa al 31 gennaio la chiusura della caccia a più di trenta specie; la data rappresenta «un giusto compromesso politico fra esigenze di conservazione ed esigenze venatorie», e dopo trentatré anni se ne intravede sempre più nitido «il fondamento scientifico»: pertanto l’Arcicaccia chiede alle Regioni di tenere valido questo riferimento nei calendari venatori 2025/2026, e al governo di avallare questa lettura. Le chiusure differenziate, si legge nella nota, «hanno poco senso pratico», perché concentrano la pressione venatoria su poche specie.

Per alcune lo slittamento della chiusura è già pacifico: l’ultimo aggiornamento del documento Key concepts per la migratoria consente di tenere aperta fino a fine gennaio la caccia a tordo sassello, cesena e alzavola, specie sulle quali l’Arcicaccia chiede all’Ispra «di quali dati e pubblicazioni scientifiche non fosse in possesso dal 2018 al 2024», periodo in cui la data dell’inizio della migrazione era anticipata d’una decade.

Se invece le Regioni continueranno a optare per le chiusure differenziate, l’Arcicaccia chiede d’aggiornare i riferimenti della beccaccia: circolano infatti informazioni confortanti sul suo stato di salute e sull’andamento demografico, e i dati suggeriscono che la migrazione inizi più tardi di quanto ancora si ritiene.

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