Ecco i dettagli del calendario venatorio della Basilicata per la stagione 2025/2026: non c’è la preapertura della caccia.
La politica nazionale non deve fagocitare le notizie locali, considerato che la caccia è materia di pertinenza delle Regioni e che in questo periodo (come scadenza la legge 157/92 fissa il 15 giugno) ogni giunta sta lavorando alla redazione del calendario venatorio 2025/2026; l’ultima ad averlo approvato è quella che governa la Basilicata, la quarta in ordine cronologico dopo Trentino, Liguria ed Emilia Romagna.
Una delle sette specie cacciabili fino al 31 gennaio è la beccaccia, cui nell’elenco fanno compagnia il beccaccino, il cinghiale in braccata, il colombaccio (nell’ultimo mese solo da appostamento, così come a settembre), il fagiano, la starna nelle aziende faunistico-venatorie e, solo in squadra, la volpe.
La giunta Bardi ha invece anticipato di dodici giorni la chiusura della caccia agli uccelli acquatici; di ben venti giorni la caccia ai corvidi. Per nessuna specie è prevista la preapertura prima della terza domenica di settembre.
Le date per specie
- Allodola: 1° ottobre – 31 dicembre 2025
- Alzavola, canapiglia, codone, fischione, frullino, gallinella d’acqua, marzaiola, mestolone, porciglione, folaga, germano reale: 1° ottobre 2025 – 19 gennaio 2026
- Beccaccia, beccaccino, cinghiale: 1° ottobre 2025 – 31 gennaio 2026
- Cesena, tordo bottaccio, tordo sassello: 1° ottobre 2025 – 10 gennaio 2026
- Colombaccio: 21 settembre 2025 – 31 gennaio 2026
- Cornacchia grigia, gazza, ghiandaia: 21 settembre 2025 – 11 gennaio 2026
- Fagiano: 1° ottobre – 30 novembre, 3 dicembre 2025 – 31 gennaio 2026 (dal 21 settembre nelle afv)
- Lepre: 21 settembre – 31 dicembre 2025
- Merlo: 21-28 settembre, 1° ottobre – 31 dicembre 2025
- Quaglia: 21 settembre – 30 ottobre 2025
- Starna: 21 settembre – 31 gennaio 2025 (nelle afv)
- Volpe: 1° ottobre – 31 gennaio
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