Francesco Rocca, presidente della giunta regionale del Lazio, ha firmato il decreto che contiene il calendario venatorio 2025/2026.
Nel Lazio la caccia a gran parte delle specie (diciotto su trenta, 60%) resterà aperta dal 21 settembre al 31 gennaio: lo prevede il calendario venatorio contenuto nel decreto 75/25 che Francesco Rocca, il presidente della giunta regionale, ha firmato negli scorsi giorni.
Chiuderà il 31 gennaio anche la caccia ai turdidi (cesena, tordo sassello, tordo bottaccio) e alla beccaccia, cacciabili però dal 1° ottobre; nello stesso quadrimestre, ottobre-gennaio, si svilupperà anche la stagione di caccia collettiva al cinghiale. Il calendario non prevede preapertura per nessuna specie.
Le date per specie
- Allodola: 1° ottobre – 31 dicembre 2025
- Alzavola, beccaccino, canapiglia, codone, colombaccio, cornacchia grigia, fischione, folaga, frullino, gallinella d’acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, marzaiola, mestolone, moriglione, porciglione, volpe: 21 settembre – 31 gennaio 2026
- Beccaccia, cesena, cinghiale, tordo bottaccio, tordo sassello: 1° ottobre 2025 – 31 gennaio 2026
- Coniglio selvatico, fagiano, merlo: 21 settembre – 31 dicembre 2025
- Lepre: 21 settembre – 14 dicembre 2025
- Quaglia: 21 settembre – 30 ottobre 2025
- Starna: 1° ottobre – 30 novembre 2026
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