Nell’edizione di Repubblica di oggi Francesco Merlo risponde a una lettera su caccia, cacciatori e politica.
Non è la prima volta che i cacciatori si trovano protagonisti delle pagine dei commenti di Repubblica; nell’edizione di oggi il contesto è non l’Amaca di Michele Serra, ma la rubrica delle lettere: rispondendo a una lettrice che nell’avvio della stagione venatoria vede, «segno dei tempi, la destra che avanza», e nota che «neppure la sinistra purtroppo vorrebbe abolire [la caccia], ma con la destra al potere si spara di più, anche alle specie a rischio», Francesco Merlo segnala che «i cacciatori non sono di destra», e che anzi ne conosce «tantissimi di sinistra, per esempio in Toscana» – anche se la frase successiva, «qualcuno è persino vegetariano», smorza un po’ la serietà della riflessione.
Anche se dice che cerca «di non uccidere neppure gli insetti», Merlo ricorda che i cacciatori «non sono i fanatici della libera sparata», ma (usò le stesse parole nel novembre 2021) «un impasto consapevole di retorica arcaica e di ecologia»; e spesso, chiude, «chi li caccia ama gli animali più di chi li alleva in condizioni di estrema sofferenza, per mangiarli».
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