È necessario attendere la riapertura dalla pausa estiva perché il Senato approvi, auspicabilmente in via definitiva, il ddl 1054-B, che riduce i divieti e rimodula le restrizioni in prossimità dei valichi montani interessati dalle rotte migratorie.
Le opposizioni hanno fatto blocco, e dunque perché il Senato approvi il ddl 1054-B (si auspica senza neppure un emendamento, che renderebbe inevitabile un altro passaggio alla Camera), quello che dopo l’intervento del deputato leghista Francesco Bruzzone riduce i divieti e rimodula le restrizioni alla caccia in prossimità dei valichi montani interessati dalle rotte migratorie, sarà necessario attendere la riapertura dopo la pausa estiva.
Finiti i lavori in commissione, l’ordine del giorno dell’aula fissa l’avvio della discussione a mercoledì 10 settembre (ore 10; è il secondo punto dopo il commissariamento dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e il finanziamento dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù); si comincerà, come di consueto, con l’intervento del relatore, il leghista Paolo Tosato.
«Ancora una volta lo stallo rimanda una risposta attesa dal mondo venatorio e dai territori montani» commenta Alessandro Beduschi, assessore lombardo all’Agricoltura in quota Fratelli d’Italia; «ma i cacciatori sanno bene chi sta lavorando per sistemare la situazione» creata dalla sentenza del Tar, che ha vietato la caccia in prossimità di tutti i 475 valichi regionali, e «chi invece continua a bloccarla per calcolo politico».
Per Beduschi la nuova formulazione dell’articolo 21 (terzo comma) della legge 157/92 «riporterà finalmente chiarezza giuridica, tutelando la fauna migratoria senza colpire in modo indiscriminato chi caccia in modo corretto e responsabile»; oggi «purtroppo l’iter è bloccato, ma la strada è tracciata. Chi conosce le esigenze dei territori sa distinguere tra coloro che lavorano per risolvere problemi e chi invece vuole creare incertezze».
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