Luana Zanella e Peppe De Cristofaro, capigruppo dell’Alleanza Verdi-Sinistra, contestano il calendario delle audizioni sulla riforma della legge sulla caccia promossa dal centrodestra.
Il calendario delle audizioni è una parte dell’offensiva «scatenata dalla destra contro gli animali selvatici»: è durissimo il comunicato con cui Luana Zanella e Peppe De Cristofaro, capigruppo dell’Alleanza Verdi-Sinistra alla Camera e al Senato, continuano a combattere contro la riforma della legge sulla caccia (una «deregulation venatoria») promossa dalle forze di maggioranza.
Stavolta la critica riguarda il diverso spazio assegnato agli ambientalisti (solo quattro le sigle convocate: Enpa, Wwf, Lipu e Legambiente) e alle associazioni venatorie, di cui si segnala «un parterre molto ricco, anche in forma duplicata»: il riferimento è alla presenza della cabina di regia del mondo venatorio e «ad Agribio Venatoria» (in realtà Agrivenatoria Biodiversitalia), «nata dall’alleanza tra Cncn e Coldiretti».
In più, Zanella e De Cristofaro si dicono perplessi sulla convocazione dei vertici della Fidasc, «federazione del Coni dedita ad attività con le armi: ma la caccia non è [finita] ormai da molto tempo fuori dal Coni?».
Per Verdi-Sinistra dunque questa vicenda rivela «una parzialità e una strumentalità inammissibili per le istituzioni, una mancanza di democrazia e di rispetto per tanti esponenti della società civile».
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