La giunta regionale della Toscana ha rinviato al 1° marzo l’entrata in vigore della disposizione che obbliga i cacciatori a servirsi esclusivamente della procedura telematica per inviare l’istanza per il rinnovo degli appostamenti fissi.
Non si può fingere che non ci siano state difficoltà; se ci s’aggiunge il tempo ancora necessario per perfezionare le convenzioni con i centri d’assistenza venatoria (Cav) e agricola (Caa), si capisce perché la giunta regionale della Toscana abbia deciso d’accogliere la proposta della vicepresidente Saccardi, e di rinviare al 1° marzo l’entrata in vigore della disposizione che obbliga a presentare soltanto per via telematica l’istanza per il rinnovo degli appostamenti fissi di caccia.
Dunque fino al 28 febbraio sarà ancora possibile consegnare a mano o inviare per posta (teoricamente anche per posta elettronica certificata, soluzione però residuale considerato il contesto) i tradizionali documenti cartacei.
Con la medesima delibera (è la 24/25) la giunta ha stabilito anche di non applicare sanzioni a chi quest’anno presenterà l’istanza nel mese di marzo; lo stesso vale se contestualmente al rinnovo si chiedono il trasferimento di titolarità o una diversa collocazione dell’appostamento.
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