Tikka T3x CTR, polivalente e inusuale

Tikka T3x CTR

La versione CTR della serie T3x delle carabine di Tikka nasce per il tiro tattico di precisione ma non disdegna l’impiego venatorio. Del precedente modello recupera i punti di forza in uno schema indirizzato alla massima modularità.

Multipurpose, in inglese, significa “polivalente, multifunzione” ed è il sostantivo che, nella comunicazione in questa lingua, Tikka spende per la sua carabina oggetto di questa recensione. Ed è giusto partire da qui perché, se iniziassi a parlarne sciogliendo l’acronimo che accompagna il modello – CTR – guadagnerei solo incomprensione e forse qualche nota di biasimo. La sigla CTR che accompagna il modello, infatti, significa Compact Tactical Rifle, una definizione che associa la T3x a un mondo che idealmente non ha nulla a che vedere con la caccia. Ma, appunto, mi salva la definizione di arma polivalente.

Il calcio, prima di tutto

Comincio questa mia recensione della serie T3x da qualche considerazione di ordine generale. Degna sostituta della T3, non a caso declinata in una varietà di versioni ricalcata quasi pedissequamente dal nuovo modello, nasce per essere una carabina di concezione moderna, con una meccanica in linea con la tradizione del marchio finlandese e alcuni benefit che ne incrementano la modularità. Per parlarne è necessario partire dal calcio, realizzato in polimero (polipropilene) rinforzato in fibra. Un calcio come tanti, che nasce in nero ma è disponibile in alcune varianti camo, ed è stato successivamente affiancato da versioni in legno (linea Hunter, Battue, Forest e Laminated) che beneficiano solo di alcune lievi migliorie meccaniche e vanno a soddisfare il cacciatore tradizionalista. Ma non voglio divagare e torno sulla T3x in polimero. Le peculiarità che la distinguono sono sostanzialmente due: anzitutto la pistola sostituibile (ne esistono due versioni per modificare l’angolo di presa, una più dritta fornita in dotazione e una più inclinata) e un accessorio che, andando a incorporare l’astina, ne aumenta il diametro. Modularità, quindi, finalizzata a migliorare l’esperienza di tiro. Sia la pistola sia le astine sono disponibili in nero e in quattro colori aggiuntivi (desert, grey, orange e green), introdotti di recente.

Interessante anche il pattern delle zigrinature, definito come asimmetrico da Tikka, per fornire zone di presa di grip differenziato su asta e pistola. Nuovo è anche il calciolo in gomma morbida, spesso 20 millimetri nella sua zona mediana, che permette l’inserimento dei due spaziatori da 5 millimetri di spessore in dotazione per variare la lop. Nella pala del calcio, particolare interessante, è inserita una schiuma che ha la funzione di attenuarne la rumorosità in caso di urto; una caratteristica assente nell’arma testata che – disponendo di calcio Adjustable con poggia-guancia regolabile (22 mm) – presenta al suo interno parti meccaniche in movimento che ne hanno sconsigliato l’adozione. All’interno della calciatura è presente un recoil lug in acciaio.

La meccanica

La Tikka T3x, dicevo, nasce per attualizzare una linea di successo, quello delle carabine T3. E per diventare la capostipite di un progetto che, a inizio 2018, si è arricchito di un nuovo modello chiamato T1x MTR. Di nuovo un acronimo che, anche stavolta, indica un’arma polivalente: Multi Tasking Rimfire. In questo caso, però, si tratta di un’arma a percussione anulare, nei calibri .22 LR e .17 HMR. Attualmente disponibile in questa unica variante, si ispira pesantemente alla T3x fornendo compatibilità con molti accessori di quel sistema (un esempio? gli inserti per la pistola del calcio). La MTR utilizza lo stesso scatto del modello superiore ed è equipaggiata con una canna roto- martellata a freddo e un caricatore da dieci colpi.

Tornando alla nostra CTR, ho avuto in prova la versione con canna da 24 pollici (è disponibile anche quella da 20” – 510 mm che giustifica ancor di più il nome dell’arma) con volata filettata e canna pesante da 18 mm di diametro. L’allestimento con canna corta è disponibile anche in versione mancina. Cinque i calibri attualmente a catalogo: .243 Winchester, .260 Remington, .308 Winchester, 7mm-08 e l’ormai onnipresente 6,5 Creedmoor. Risulta lavorata per rotomartellatura ed è garantita per rosate contenute nel Moa.

La scatola di culatta è ben realizzata in acciaio e presenta, rispetto alla T3, una finestra d’espulsione discretamente ingrandita, utile sia per un’espulsione più precisa sia per facilitare il caricamento a colpo singolo. Sulla parte superiore è disponibile la predisposizione per l’applicazione di una slitta Picatinny da utilizzare con le omonime basi o con gli attacchi Opti- Lock brevettati da Sako. L’otturatore, smontabile, porta due alette che ne permettono l’apertura con una rotazione di circa 70 gradi del manubrio. Lo stesso presenta un’oliva maggiorata in polimero che può essere asportata rimuovendo un grano esagonale. La coda dell’otturatore, da cui fuoriesce l’indicatore di percussore armato, è realizzata in metallo, un’altra miglioria rispetto al modello precedente.

La sicura è del tipo a due posizioni; agisce sul grilletto e sull’otturatore, che va a bloccare quando inserita. Non è il massimo desiderabile per quanto riguarda la sicurezza ma è uno standard cui siamo abituati. Bello lo scatto, molto consistente nella serie di prova finalizzata alla misurazione del peso medio di sgancio, che può essere regolato tra gli estremi di 10 e 20 Newton, circa 1.000 e 2.000 grammi. Il grano di regolazione del carico della molla è collocato all’interno dell’alloggiamento del caricatore ma è più facilmente accessibile rimuovendo il calcio. I dati offerti dal produttore parlano di un valore regolato in fabbrica su 13-15 Newton, in linea con quanto rilevato.

Il caricatore dell’arma testata in poligono presentava una capienza limitata – grazie a un riduttore – a soli cinque colpi. L’autonomia dichiarata dal produttore è di dieci colpi ma l’importatore, per enfatizzare la multifunzionalità della CTR, ha preferito ridurla a cinque così da renderla utilizzabile anche a caccia. Il caricatore risulta ben fatto con pareti in acciaio e una base in polimero gommato che lo irrobustisce.

Particolarmente ampio lo spazio dell’alloggiamento delle cartucce: si sono misurati 75,7 millimetri contro i 71 virgola qualcosa millimetri della Oal standard del calibro. Un benefit per chi preferisca ricaricare e aggiustare la palla in maniera ottimale rispetto alla camera di cartuccia.

La prova a fuoco

Ho testato la T3x CTR a 100 metri in giugno, in una giornata molto calda. Due le cartucce impiegate, una delle quali, come al solito, atossica. Nell’occasione ho provato il caricamento da 150 grani di Fox Bullets, una piccola azienda slovena che – dalla produzione delle palle – è passata alla fornitura di munizionamento finito, realizzato da conto-terzisti. Ottimo il rendimento con questa munizione, che ha contenuto la rosata in 15 millimetri, quindi nel mezzo Moa. Decisamente più dispersa, ma non troppo oltre il Moa dichiarato (che, ricordo, corrisponde a 29 millimetri a 100 metri), la Core-Lokt di Remington, una cartuccia convenzionale, economica, che ha alle spalle quasi 80 anni di storia. Il rinculo, grazie alla configurazione del calcio, è piuttosto mite. Eccellente la scorrevolezza dell’otturatore, che non impunta mai e si dimostra fluido favorendo una ripetizione veloce del colpo, senza esitazioni.

Insomma, questa CTR non sarà forse la prima scelta per un purista della selezione tradizionale, ma ben si presta – con l’opportuno munizionamento – all’impiego venatorio. Magari non alla cerca visto che, nell’allestimento in prova, mi sono avvicinato ai 5 chilogrammi ad arma carica.

Scheda tecnica

  • Produttore: Tikka
  • Modello: T3x CTR
  • Tipo: carabina bolt action
  • Calibro: .308 Winchester
  • Lunghezza canna: 600 mm
  • Lunghezza totale: 1.110 mm
  • Organi di mira: assenti, predisposizione per base Picatinny
  • Caricatore: 5 colpi
  • Sicure: a due posizioni, agisce sul grilletto e blocca l’otturatore
  • Materiali: calcio in polimero, acciaio
  • Finiture: brunitura satinata
  • Peso: 3.600 g
  • Prezzo: 2.002 euro
  • info: www.beretta.it / 030 83411

TEST

  • Matricola arma: M23160
  • Ottica impiegata: Steiner Ranger 4-16×56
  • Peso di sgancio: 1.576 g

Condizioni del test

  • Meteo: soleggiato
  • Altitudine: 436 m slm
  • Pressione atmosferica: 1.014 hPa
  • Temperatura: 32°
  • Umidità relativa: 50%

 Munizione 1

  • Produttore: Remington
  • Modello: Core-Lokt
  • Palla: Core-Lokt, 189 gr
  • V0 dichiarata: 799 m/s
  • V0 rilevata: 789 m/s
  • Deviazione standard2: 4,03
  • Rosata: 37 mm

 Munizione 2

  • Produttore: Fox Bullets
  • Modello: Fox Classic
  • Palla: Fox Classic Hunter, 150 gr
  • V0 dichiarata: 855 m/s
  • V0 rilevata: 819 m/s
  • Deviazione standard2: 7,13
  • Rosata: 15 mm (circa 20 mm più bassa)