Le commissioni Ambiente e Agricoltura del Senato esamineranno il ddl di riforma della legge sulla caccia in sede referente, non redigente.
Nelle commissioni Ambiente e Agricoltura dalla sede redigente (all’assemblea spetta solo esprimersi sul provvedimento nel complesso, senza poterlo modificare) si passa alla sede referente, quella ordinaria: s’allungano i tempi con i quali il Senato esaminerà il testo di riforma della legge sulla caccia presentato dai vertici dei gruppi parlamentari di maggioranza.
Della richiesta s’è fatto capofila il Movimento 5 Stelle, che in una nota spiega che «senza questo passaggio si sarebbe ridotto e blindato il dibattito su un tema così delicato e centrale per […] il nostro patrimonio naturale».
Per il Movimento 5 Stelle il ddl («arriva all’assurdo di attribuire alla caccia un ruolo nella conservazione della biodiversità») ha incorporato molti dei contenuti «sbandierati in varie sedi dal ministro Lollobrigida per [accattivarsi il favore] e accontentare la lobby dei cacciatori». Le opposizioni «non consentiranno alcuna forzatura: ogni tentativo di peggiorare o indebolire la legge 157/92, soprattutto se ispirato da interessi di parte o da una visione distorta della gestione faunistica, rischia di aprire falle pericolose nella tutela della biodiversità».
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