L’ottava e la nona commissione del Senato hanno ripreso a esaminare il ddl di riforma della legge sulla caccia presentato dai vertici dei gruppi parlamentari di maggioranza.
Avanti piano, senz’alcuna accelerazione: nel corso della prima seduta dopo la pausa estiva l’ottava e la nona commissione del Senato hanno esaminato, senza votarli, gli emendamenti agli articoli due, tre, quattro e cinque del ddl di riforma della legge sulla caccia presentato dalla maggioranza di centrodestra; di quelli al sesto (bisogna arrivare a diciotto) s’è parlato solo in parte prima dell’avvio della discussione generale in assemblea, alla fine della quale è andata a effetto la rimodulazione del divieto in prossimità dei valichi montani interessati dalle rotte migratorie dell’avifauna.
La discussione in commissione non sarà breve: gli emendamenti sono 2.084; e dopo che i senatori ne avranno concluso l’illustrazione sarà necessario votarli tutti, tranne quelli che l’ufficio di presidenza avrà considerato preclusi o non ammissibili.
Il Movimento 5 Stelle sta facendo di tutto per rallentare la discussione: provengono dal suo gruppo parlamentare diciotto dei venticinque interventi dei quali le opposizioni hanno costellato le due ore e mezza di riunione. L’esame della riforma riprenderà non prima della prossima settimana.
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