Ricarica di una munizione calibro 20 per la migratoria: la ricetta e il test

Ricarica di una munizione calibro 20 per la migratoria la ricetta e il test
© Simone Bertini

Facile da allestire e dalle ottime performance balistiche: ecco la ricetta di ricarica di una munizione calibro 20 con borra in feltro vegetale Diana.

È un calibro eccellente anche quando si spara un numero considerevole di cartucce: ecco perché abbiamo deciso di dedicarci alla ricarica di una munizione calibro 20 per la migratoria. La ricetta comincia con la scatolina in cartone proporzionata al calibro della Siarm, dove riporre le nostre realizzazioni e dove poter annotare i preziosi dati di ricarica.

Il bossolo giallo è alto 70 millimetri e ci consente di esprimere una certa fantasia grafica nella personalizzazione di stampa (stampante Omv, inchiostro Rocchini); abbiamo optato per le scritte “M92S”, “Fast powder”, “Feltro”, la grammatura di piombo e la numerazione del pallino. La qualità di stampa è molto buona, il colore che abbiamo impiegato risalta piuttosto bene sul bossolo; abbiamo volutamente scelto di esaltare quelle che ci sembravano le caratteristiche salienti della cartuccia, vale a dire la presenza del feltro e della polvere M92S.

Il bossolo è un Cheddite tipo 3, con fondello ottonato alto 16 millimetri. Pertanto l’innesco non poteva che appartenere a quelli della serie labronica; nello specifico si tratta del CX 1000, caratterizzato dal corpo ottonato e dalla vernice protettiva copri foro di vampa di colore nero.

Borra in feltro: semplice e intrigante

Questa cartuccia è stata realizzata in Baschieri & Pellagri grazie alla collaborazione con Gianluca Garolini. La scelta del propellente è stata indirizzata verso una delle numerose e performanti polveri bolognesi: la M92S. Si tratta di una nitrocellulosa modificata che si presenta sotto forma di lamelle di colore verde scuro, delle dimensioni di 1,4 x 1,4 millimetri e 0,13 millimetri di spessore. La densità gravimetrica risulta essere di 580 g/L.

La M92S è una polvere molto progressiva che ben si adatta a diverse condizioni climatiche e con la quale si riescono a caricare dosi di pallini anche importanti; insomma, è un propellente polivalente. La dose che abbiamo impiegato è di 1,52 grammi. È la prova provata che nella ricarica si procede per gradi e non in base a concetti prefissati o idee precostituite. La bancatura ha permesso di giudicare quella di 1,52 grammi come la dose ottimale; con 1,55 grammi veniva fuori una cartuccia troppo pepata.

Intrigante e semplice al contempo il borraggio: una couvette in plastica della stessa B&P da 6,5 millimetri allo scopo di tenuta gas, sormontata poi da un feltro vegetale Diana da 18 millimetri di altezza. Il feltro consente un’estrema adattabilità allo sparo; con il giusto valore di strozzatura possiamo infatti disporre di cartucce performanti in un ampio range di metratura per insidiare il selvatico di turno.

Estrema adattabilità

La cartuccia è tosta, potremmo dire una robusta prima, seconda o terza canna da migratoria; questo è il motivo per cui abbiamo voluto caricare 28 grammi di piombo grafitato bianco (splendido, lo si vede anche dall’esterno del bossolo) nella numerazione 9 (2,1 mm di diametro).

Questa numerazione consente di ingaggiare selvatici migratori dall’allodola al tordo, passando per lo storno e – perché no? – anche una bella cesena. Tra le specie papabili inseriremmo anche il beccaccino, se non che bisogna poi dedicare un ragionamento accurato alla questione piombo nelle zone umide. Può rivelarsi anche una bella seconda canna per la beccaccia, associata a una strozzatura quattro-tre stelle. La chiusura è stata realizzata a orlo tondo, tramite l’apposizione di un dischetto di plastica trasparente e frangibile.

Il test: una cartuccia potente ed efficace

La cartuccia finita misura 64,44 millimetri di altezza, per un peso totale di 38,44 grammi (media di dieci distinte misurazioni). I dati di banco (misurati con canna cilindrica) sono i seguenti: pressione di circa 848 bar; V1 di 385 m/s; tempo di canna di circa 3.095 μs. Le verifiche sulla rosata sono state effettuate con l’utilizzo di un fucile sovrapposto Beretta Silver Pigeon I calibro 20 munito di canne lunghe 71 centimetri.

Abbiamo sparato a 25 e a 30 metri con lo strozzatore tre stelle. Stiamo infatti sparando una cartuccia con il feltro, dall’importante grammatura, ma che presumibilmente non passerà da canne troppo strozzate; pensiamo infatti a chi spara con un semiautomatico, dove il valore di strozzatura non può essere variato in corso d’opera e spesso viene settato sul valore del tre stelle o Modified. Resta il fatto che il feltro consente grande adattabilità in fatto di distanze e strozzature abbinate, per cui abbiamo voluto restare nel mezzo.

I risultati sono degni di nota: a 25 metri la rosata è molto stretta, mentre a 30 comincia ad allargarsi, pur mantenendo un’ottima distribuzione. Se al posto del tre stelle mettete in seconda canna lo strozzatore una stella, i risultati a 30 metri sono come quelli a 25 metri con tre stelle. È dunque una cartuccia potente ed efficace, senza che si faccia sentire troppo alla spalla, e con ottime performance balistiche.

(hanno collaborato Paolo Guerrucci e Alessandro Iacolina)

Ricarica di una munizione calibro 20 per la migratoria: la gallery fotografica

Ricarica di una munizione calibro 20 per la migratoria: la scheda tecnica

  • Bossolo: Cheddite giallo fluo con fondello ottonato tipo 3 (16 millimetri); altezza bossolo 70 millimetri
  • Innesco: Cheddite CX 1000
  • Polvere: B&P M92S (1,52 grammi)
  • Borra: couvette Baschieri & Pellagri in plastica (6,5 mm) + feltro vegetale Diana (18 mm)
  • Pallini: 28 grammi di piombo numero 9 (2,1 mm di diametro) grafitato bianco
  • Chiusura: orlo tondo con dischetto di plastica frangibile e trasparente
  • Altezza cartuccia finita: 64,44 mm
  • Peso cartuccia finita: 38,44 grammi
  • Pressione: 848 bar
  • V1 (canna cilindrica): 385 m/sec
  • Tempo di canna: 3.095 μs

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