Le restrizioni all’impiego delle munizioni in piombo rendono inevitabile sperimentare alcune soluzioni alternative: ecco una ricetta di ricarica calibro 12 con pallini in bismuto numero 7.
Per allestire questa ricarica di munizioni calibro 12 ho deciso di focalizzare i miei sforzi su un materiale che si sta rapidamente diffondendo nella proposta commerciale: il bismuto, molto simile al piombo per densità e proprietà balistiche complessive.
Si comincia con la scatola Siarm in cartone, sulla quale annotare i dati della ricarica. La scelta del bossolo si è soffermata su uno giallo di 70 millimetri, con fondello ottonato tipo due alto 12 millimetri, prodotto da Fiocchi munizioni. In genere il giallo lo si utilizza per il calibro 20 (è obbligatorio nelle cartucce commerciali); ma anche nel calibro 12 non è male. In più, i bossoli eventualmente estratti dalle camere di cartuccia grazie agli ejector si vedono piuttosto bene nell’ambiente naturale.
Sul bossolo ho apposto alcune iscrizioni: nello specifico, la scritta Sipe (con relativa immagine grafica dell’aquila); No toxic, a rimarcare il caricamento ecologico; la grammatura utilizzata per il bismuto e la sua numerazione. Ho apposto le scritte utilizzando stampante e inchiostro Omv; la vernice di colore nero ben si staglia sul giallo del bossolo. L’innesco è il potente Fiocchi 616, caratterizzato dal corpo ramato e dalla vernice protettiva copri foro di vampa di colore bianco.
Polvere e borraggio
Dal momento che è tornata recentemente disponibile per la ricarica, ho deciso di impiegare polvere Sipe n (lotto n° 1 del 2022) di Nobel sport Italia. Piuttosto simile alla S4 n, dal punto di vista chimico questa polvere è una doppia base laminata in forma di piastrelle colore grigio-ardesia di circa 0,9×0,9 millimetri, spessore 0,14 millimetri, con densità gravimetrica di circa 690 grammi/litro. Oltre a essere una polvere universalmente conosciuta e apprezzata, la Sipe n si presta a una moltitudine di caricamenti diversi e in vari calibri: io l’ho dosata in 1,55 grammi.
Ho affidato il borraggio a una borra Z2 M, alta 21 millimetri, di Baschieri & Pellagri: può albergare gran parte dei pallini previsti dalla carica, e allo stesso tempo assicurare un adeguato molleggio alla base, che ne permette l‘adattabilità in fase di caricamento. Inoltre, il molleggio aiuta ad attutire il colpo d’ariete, con conseguente minore effetto di schiacciamento dei pallini in bismuto, che sono più fragili dei corrispettivi pallini in piombo. In questo caso sono stagnati e più resistenti, ma il borraggio aiuta comunque.
La gallery fotografica
Chiusura stellare a cinque pliche
La dose è di 34 grammi, ma di un bismuto che non assomiglia per niente al bismuto di qualche anno fa, che aveva la tendenza a sbriciolarsi anche nel passaggio fra le mani (per non parlare delle prove in placca, con tanto di alone sulla lastra in acciaio); il materiale impiegato ha una stagnatura superficiale che lo rende anche molto più regolare, sferico e lucente rispetto al passato, oltre che esteticamente validissimo.
La numerazione è un classico delle cartucce da caccia, ossia un 7 (2,5 millimetri di diametro) utilizzabile in svariate attività venatorie. La combinazione di dose e numerazione del pallino rende la cartuccia davvero intrigante, visto che il bismuto cede l’energia molto rapidamente, assicurando uno elevato potere d’arresto al contatto con il selvatico.
La chiusura è una classica stellare, realizzata a cinque pliche ed eseguita con bobina Sp2 (Omv). L’altezza della cartuccia finita è di 57,50 millimetri, per un peso complessivo di 44,80 grammi (media di dieci distinte misurazioni).
Ricarica di munizioni in bismuto calibro 12: la prova pratica
Ho testato la cartuccia sulla placca al campo di Tiro a volo di Pisa, sparando a 25 metri con un fucile semiautomatico Benelli Comfort Light calibro 12, munito di canne lunghe 700 millimetri e strozzatore Gemini interno-esterno tre stelle (20 millimetri esterni). Successivamente sono passato a sparare a 30 e a 35 metri con lo strozzatore due stelle Performer, sempre di Gemini.
I risultati sono stati impressionanti per densità di pallini, distribuzione sulla placca e risultato complessivo. Commentando i dati di bancatura ho verificato che si tratta di un ottimo assetto, non Hp, da sparare anche in fucili che hanno qualche anno sulle spalle purché con canne e chiusure sempre in ordine. Il bismuto non segue la normativa Cip che regola l’acciaio: questo assetto è idoneo all’impiego anche in canne strozzate.
In sintesi, è una cartuccia veloce, non punitiva e letale nel comportamento balistico, pure a distanze importanti. Ho effettuato la bancatura con canna cilindrica a 2,5 metri, per cui in una canna strozzata posso ipotizzare una velocità che si aggira intorno ai 410 m/s a un metro dalla volata. Ottimo anche il tempo di canna, più breve (di poco) rispetto a un assetto standard con pallini in piombo.
(hanno collaborato Paolo Guerrucci e Alessandro Iacolina)
La scheda tecnica
- Bossolo: Fiocchi, di colore giallo, alto 70 mm, munito di fondello ottonato tipo 2 alto 12 mm
- Innesco: Fiocchi 616
- Polvere: Nobel sport Italia Sipe n in dose di 1,55 g
- Borra: Baschieri & Pellagri Z2 M alto 21 mm
- Pallini: 34 grammi di bismuto con rivestimento in stagno numero 7 (2,5 mm di diametro)
- Chiusura: stellare a cinque pliche
- Altezza cartuccia finita: 57,50 mm
- Peso cartuccia finita: 44,80 g
- Pressione: 685 bar
- Velocità (V2,5): 395 m/s
- Tempo di canna: 2.666 µs
La scheda di bancatura
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